8 ottobre 2017

Non si può appartenere al popolo di Dio senza aderire a Cristo con l’obbedienza della fede e con le opere della carità. Essere cristiani vuol dire essere innestati in Cristo e con Lui produrre frutti che il Padre gradisce.

«IO HO SCELTO VOI PERCHÉ PORTIATE FRUTTO»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
ISAIA descrive il difficile rapporto di Dio con il suo “diletto” popolo in un canto, “il cantico d’amore per la sua vigna”, nel quale paragona il popolo ad una vigna e se stesso al vignaiolo. Nonostante la grande attenzione alla scelta dedicata del vitigno, al terreno più adatto e al suo sviluppo, la vigna produsse solo acini acerbi. Il Salmo è ancora più dettagliato nella descrizione della situazione e della drastica decisione di abbandono da parte del vignaiolo. A Israele, che è appunto la vigna del Signore, non resta che invocarne la sua misericordia (I Lettura).
Gesù riprende il tema della vigna e ne rivela le estreme conseguenze, coinvolgendo i vignaioli (i capi dei sacerdoti, gli anziani del popolo e i farisei), che progettano perfino di ribellarsi al padrone, uccidendone il figlio, per entrare in possesso della vigna. La conclusione non potrà essere che la punizione degli empi e il cambio della gestione «con altri contadini che gli consegneranno i frutti a suo tempo» (Vangelo). San Paolo si rivolge ai Filippesi (II Lettura), invitandoli a perseguire la pace di Dio attraverso “preghiere, suppliche e ringraziamenti”.

Tarcisio Stramare, osj

IL SACERDOZIO DI TUTTI I BATTEZZATI

«O Padre, che ti riveli in Cristo maestro e redentore, fa’ che aderendo a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a te, siamo edificati anche noi in sacerdozio regale, popolo santo, tempio della tua gloria» (Dalla liturgia. V Domenica di Pasqua / A).


CHI celebra la Messa? A molti viene spontanea la risposta: “Il sacerdote”! Il Catechismo della Chiesa Cattolica risponde diversamente: “La comunità dei battezzati” (n. 1141)! Non è una novità del Concilio Vaticano II (1962-1965). È, invece, la grande novità instaurata dallo stesso Gesù che, attraverso il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia, ci unisce a lui come i tralci alla vite (Cfr Gv 15). Anzi, per mezzo di questi sacramenti, per un insondabile mistero divino, noi formiamo il corpo di Cristo. «Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo... Ora voi siete corpo di Cristo» (1Cor 12, 13. 27).
Il battezzato non è un semplice simpatizzante di Gesù e tanto meno un semplice spettatore di sacri riti. Il cristiano partecipa alla stessa missione profetica, sacerdotale e regale di Cristo. In altre parole, i battezzati sono chiamati ad offrire il proprio corpo, la propria vita quale strumento per rivelare il volto e il cuore di Dio. Come ha fatto Gesù fino al dono supremo di sé sulla croce.
Così scrive l’apostolo Paolo: «Vi esorto dunque, fratelli, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale » (Rm 12, 1).
È nella celebrazione eucaristica, sintesi di tutto il mistero cristiano, che si manifesta in modo speciale il sacerdozio di tutti i battezzati attraverso la partecipazione attiva. Se il ministro ordinato è chiamato a presiedere per dare un volto a Cristo, capo del corpo ecclesiale, sono tutti i fedeli che celebrano e che offrono se stessi al Padre, uniti al sacrificio di Cristo, come afferma la conclusione della preghiera eucaristica con l’Amen di tutta l’assemblea: «Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre onnipotente, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli».

Silvano Sirboni, liturgista

SANTA TERESA DI GESÙ

SANTA TERESA DI GESÙ, vergine e dottore della Chiesa (1515 – 1582): entrata in Avila in Spagna nell’Ordine Carmelitano e divenuta madre e maestra di una assai stretta osservanza, dispose nel suo cuore un percorso di perfezionamento spirituale sotto l’aspetto di una ascesa per gradi dell’anima a Dio; per la riforma del suo Ordine sostenne molte tribolazioni, che superò sempre con grande coraggio; scrisse anche libri pervasi di alta dottrina e carichi della sua profonda esperienza.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, chiamati dal Signore a lavorare nella sua vigna, invochiamo il suo aiuto per essere fedeli alla missione che ci è stata affidata.

Uniamo le nostre voci pregando insieme: Signore, guida e proteggi il tuo popolo.

1.
Per Papa Francesco e per tutti i Vescovi, perché comunichino con entusiasmo la parola di Dio che alimenta la nostra fede, preghiamo:

2. Per il popolo ebreo, perché la memoria degli interventi prodigiosi del Signore accresca il desiderio di ricercare, nella verità, la pienezza della Redenzione, preghiamo:

3. Per i ministri di Dio, perché prendendo sempre più coscienza di essere amministratori e non padroni della vigna del Signore, crescano nella disponibilità a servire i fratelli nel nome di Cristo, preghiamo:

4. Per le nostre comunità cristiane, perché annuncino il Vangelo ai vicini e ai lontani in un contesto sociale profondamente sconvolto, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e custodisci in noi i doni del tuo Spirito; fa’ che ogni uomo conosca te, unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - 2017

09 L Signore, hai fatto risalire dalla fossa la mia vita. Un dottore della legge vuole avere i confini dell’amore definendo chi sia il prossimo, ma Gesù rovescia la prospettiva: è lui chiamato a farsi prossimo. Ss. Dionigi e c. (m.f.); S. Giovanni Leonardi (m.f.); S. Abramo. Gn 1,1 – 2,1.11; Cant. Gn 2,3-5.8; Lc 10,25-37.

10 M Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere? Marta e Maria accolgono il Signore in casa. Marta preoccupata dei suoi servizi si lamenta ma viene ricondotta alla cosa necessaria: essere discepola di Gesù. S. Cerbonio; S. Tanca; S. Daniele Comboni. Gn 3,1-10; Sal 129,1-4.7-8; Lc 10,38-42.

11 M Signore, tu sei misericordioso e pietoso. Ai discepoli che gli chiedono di insegnar loro a pregare, Gesù non indica una tecnica ma rivela una relazione: chi prega deve entrare nell’amore fra il Padre e il Figlio. S. Alessandro Sauli; S. Santino; S. Filippo diacono; S. Giovanni Paolo II (m.f.). Gn 4,1-11; Sal 85,3-6.9-10; Lc 11,1-4.

12 G Beato l’uomo che confida nel Signore. La catechesi sulla preghiera che Gesù offre ci mostra che Dio ascolta le nostre suppliche e ci guida a chiedere il dono per eccellenza, il suo Spirito Santo. S. Rodobaldo; S. Serafino da Montegranaro. Ml 3,13-20a; Sal 1,1-4.6; Lc 11,5-13.

13 V Il Signore governerà il mondo con giustizia. Mentre i suoi detrattori accusano Gesù di essere alleato con Satana, il Signore dichiara il suo trionfo sul nemico, perché egli è più forte del demonio. S. Romolo; S. Chelidona; S. Venanzio. Gl 1,13-15; 2,1-2; Sal 9,2-3.6.16.8-9; Lc 11,15-26.

14 S Gioite, giusti, nel Signore. Sull’onda dell’entusiasmo una donna acclama Gesù elogiandone la Madre: il Signore proclama che la vera beatitudine è per tutti coloro che osservano la parola di Dio. S. Callisto I (m.f.); S. Domenico Loricato; S. Donaziano. Gl 4,12-21; Sal 96,1-2.5-6.11-12; Lc 11,27-28.

[15 D XXVIII Domenica del T.O. / A (S. Teresa d’Avila) Is 25,6-10; Sal 22,1-6; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14].

Elide Siviero

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: È bello lodarti (641); Tutta la terra canti a Dio (748).
Salmo responsoriale: G. Assandri: Ritornello: Canterò per sempre l’amore del Signore! (403-404).
Processione offertoriale: Signore, cerchi i figli tuoi (725).
Comunione: Pane vivo, spezzato per noi (699); Un cuore nuovo (505).
Congedo: Psallite Deo (703).

ACCOMPAGNAMENTO
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