2 settembre 2018

Oggi riprendiamo la lettura del Vangelo di Marco, che era stato interrotto dal “Discorso sul pane di vita”, trasmesso dall’evangelista Giovanni. Quello di Marco è il Vangelo che ci guida alla sequela di Gesù, il Maestro che anche oggi fa di tutti noi i suoi discepoli.

NESSUNA TRADIZIONE UMANA SUPERA LA LEGGE DI DIO

Commento - Disegno: Stefano Pachì
OGGI la liturgia domenicale ci parla di una vicinanza e di una lontananza. Dio, nel Deuteronomio (I Lettura), si rivela come colui che è vicino: «Quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?». Se Dio è vicino, purtroppo siamo noi a essere spesso lontani, come ammonisce Gesù (Vangelo) in Marco: «Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me». A rendere possibile la vicinanza o, al contrario, a creare distanza, è il nostro modo di relazionarci con la parola di Dio. Il Signore si fa vicino a noi con il dono della sua parola, che ci istruisce su come camminare nelle vie di Dio, per custodire la grazia di questa prossimità.
Se, anziché ascoltare e obbedire alla parola di Dio, la sostituiamo o vi sovrapponiamo le nostre parole e le nostre tradizioni, come fanno gli scribi e i farisei descritti dal Vangelo, ecco allora che le nostre vie divergono da Dio e noi ci allontaniamo da lui. È per noi fondamentale, allora, recepire l’invito dell’apostolo Giacomo (II Lettura): «Accogliete con docilità la Parola… Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto».

Fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità, Dumenza

GESÙ, «FIGLIO DI DAVIDE»

Il cieco Bartimeo grida a Gesù: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!» (Marco 10,47). È una invocazione pregnante: la cosiddetta «preghiera di Gesù» o «preghiera del cuore» è la più vicina alla tradizione cristiana, più facile per noi da assimilare.
«Bartimeo, il cieco di Gerico, incontra Gesù», mosaico, Salonicco (Grecia). Foto Zambello.
LA centralità della figura di Davide nella storia del popolo biblico e nella storia della salvezza non sfugge al lettore della Bibbia. In Davide si concentrano la regalità, le promesse messianiche, le attese di libertà e di indipendenza del popolo ebreo.
I contemporanei di Gesù non si sottraevano al fascino e alla speranza che suscitava la figura di questo carismatico re della loro storia. Per questo anche Gesù viene considerato alla luce di una simile concezione.
Alcuni miracoli da lui compiuti (come la guarigione di ciechi, zoppi, sordi e muti) erano considerati «messianici » e favorivano nel popolo la speranza che si sarebbe di nuovo instaurato il regno che Davide aveva fondato e reso potente.
Infatti il titolo «figlio di Davide» è applicato a Gesù soprattutto da coloro che venivano da lui guariti: è sulle labbra dei due ciechi di Gerico («Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!», Mt 20,30), è sulle labbra del cieco Bartimeo («Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!», Mc 10,47), come pure della donna cananea («Pietà di me, Signore, figlio di Davide!», Mt 15,22).
Anche le folle acclamano Gesù che entra in Gerusalemme con questo titolo: «Osanna al figlio di Davide!» (Mt 21,9).
Gesù non ha rifiutato questo titolo, ma il significato politico e nazionalistico che gli veniva attribuito. La sua regalità, infatti, si rivelerà nell’umiliazione della croce. Don Primo Gironi, ssp, biblista

Don Primo Gironi, ssp, biblista
   

RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA

Per l’Evangelizzazione: Perché i giovani del continente africano abbiano accesso all’educazione e al lavoro nel proprio paese.

Dei Vescovi: Perché gli insegnanti e i ricercatori possano operare in un ambiente idoneo e sviluppare i loro talenti di intelligenza e di cuore.

Mariana: Perché il nome di Maria sia benedetto e invocato presso tutti i popoli.

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, il Signore ci invita ad onorarlo con il cuore e non solo con le labbra, per questo dobbiamo crederlo presente nella nostra vita e riconoscerlo nei fratelli.

Chiediamo con fiducia: Donaci, Signore, la forza di amare.

1. Per la Chiesa, perché astenendosi da falsità e ipocrisie, non offuschi mai la verità e la bellezza del Vangelo che annuncia, preghiamo:

2. Per i responsabili delle nazioni, perché attuino politiche rispettose dell’umanità e della sovranità di Dio, preghiamo:

3. Per i poveri, gli orfani, le vedove, per tutti gli emarginati e i rifiutati, perché custodiscano sempre la fede nel Dio Salvatore, vicino a chi soffre, preghiamo:

4. Per coloro che godono di un giusto tempo di riposo, perché possano tornare alle loro attività rinfrancati nel corpo e arricchiti nello spirito, preghiamo:

5. Per noi qui riuniti, perché sappiamo mettere in pratica la Parola di Gesù, onorando e rispettando i fratelli che incontriamo, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Signore, Dio nostro, donaci il tuo Spirito, perché ci renda, nel nostro pensare e nel nostro agire, testimoni credibili del Vangelo del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen

XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

03 L  S. Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Quanto amo la tua legge, Signore! Gesù (il Nazareno!) onora il suo paese con il primo “lieto annunzio” della salvezza. I suoi compaesani non gradiscono l’annunciatore, e egli va altrove. S. Febe; B. Guala. 1Cor 2,1-5; Sal 118,97-102; Lc 4,16-30.

04 M Giusto è il Signore in tutte le sue vie. L’autorità di Gesù traspare nel suo insegnamento e anche nella sottomissione degli spiriti malvagi. S. Mosè profeta, S. Rosalia; S. Rosa da Viterbo; B. Caterina Mattei. 1Cor 2,10b-16; Sal 144,8-14; Lc 4,31-37.

05 M Beato il popolo scelto dal Signore. La giornata di Gesù è molto intensa. La sua attenzione è rivolta a tutti, senza trascurare i familiari. La sua potenza si manifesta sia nelle guarigioni che negli esorcismi. S. Quinto; S. Bertino; S. Teresa di Calcutta. 1Cor 3,1-9; Sal 32,12-15.20-21; Lc 4,38-44.

06 G Del Signore è la terra e quanto contiene. La scelta della barca di Pietro è finalizzata alla trasformazione della sua vita e dei suoi soci, tutti coinvolti nella sequela di Gesù. S. Zaccaria profeta; S. Magno; S. Onesiforo. 1Cor 3,18-23; Sal 23,1-6; Lc 5,1-11.

07 V La salvezza dei giusti viene dal Signore. I discepoli di Gesù non seguono le pratiche del digiuno dei discepoli di Giovanni e dei farisei ciò esige una spiegazione. Consiste nella “novità” di Gesù: lo sposo esige vestito nuovo e vino nuovo. Ci vuole un’aggiunta di coraggio per seguire Gesù. S. Grato di Aosta; S. Regina; B. Giovanni Mazzucconi. 1Cor 4,1-5; Sal 36,3-6.39-40; Lc 5,33-39.

08 S  Natività della Beata Vergine Maria. Festa (bianco). Gioisco pienamente nel Signore. Il concepimento verginale di Maria è richiesto dalla natura divina del Figlio, l’Emmanuele (Dio con noi); il consenso di Giuseppe, sposo di Maria, è richiesto, a sua volta, dall’esigenza della origine davidica del Figlio, “il Cristo”. Mi 5,1-4a opp. Rm 8,28-30; Sal 12,4-6; Mt 1,1-16.18-23.

[09 D  XXIII Domenica del T.O. / B (S. Pietro Claver) Is 35,4-7a; Sal 145,7-10; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37] .

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Dio è mia luce (638); Ti esalto, Dio, mio re (738).
Salmo responsoriale: Ritornello: Vita e benedizione (135); M° A. Parisi.
Processione offertoriale: Signore, fa’ di me uno strumento (726).
Comunione: Lo Spirito di Dio (559); Passa questo mondo (702).
Congedo: O Vergine purissima (589).

ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire:

Accompagnamento


Archivio

Vai