3 settembre 2017

Il Signore Gesù nel Vangelo ci fa comprendere che la salvezza passa attraverso la croce. Non meravigliamoci se la nostra vita è segnata da gioie e dolori, speranze e delusioni. Ogni discepolo di Cristo deve saper prendere su di sé la sua croce, via necessaria che porta alla gloria

PORTARE LA CROCE OGNI GIORNO SULLE ORME DI CRISTO

Commento - Disegno: Stefano Pachì
OGGI la liturgia ci presenta una realtà per noi difficile da accogliere: il frequente verificarsi della mancata coincidenza della volontà di Dio con i nostri desideri. È capitato al profeta Geremia che vediamo protestare e sentire il pungiglione della ribellione, la tentazione di sbarazzarsi di tutto ma al contempo realizzare che non può ignorare la presenza della Parola di Dio che, dentro di lui come fuoco racchiuso nelle sue ossa, cerca di contenere ma non può (I Lettura).
La stessa ribellione alberga negli apostoli che, pur avendo mostrato, attraverso Pietro, di aver compreso il mistero di Dio rivelato dalla persona di Cristo, non accettano il cammino che lo attende, ossia che vada a Gerusalemme, soffra molto, sia ucciso e risusciti (Vangelo). Eppure la vera identità del Messia (diversa dalle aspettative del popolo e dei discepoli) si rivelerà a partire da questo mistero di passione, morte e risurrezione. Sarà questo mistero pasquale che abiliterà tutti noi a celebrare il culto autentico che, ci ricorda san Paolo, consiste nell’offrirsi come sacrificio vivo, santo e gradito a Dio (II Lettura).

Guido Colombo, ssp

LE BEATITUDINI NELLA VITA QUOTIDIANA

LE Beatitudini di Gesù sono “un lieto annuncio” che inonda di gioia il cuore di chi fa parte di questi “beati”. I destinatari delle Beatitudini sono coloro che vivono l’apertura e la dedizione a Dio di tutta la loro propria persona, coloro il cui desiderio supremo è compiere la volontà di Dio, coloro che hanno “fame e sete della giustizia”, cioè della santità. Costoro vivono nella gioia. Sempre. Anche nelle tribolazioni della vita.
Ricevuto tale “lieto annuncio”, queste persone quotidianamente percorrono la strada delle Beatitudini, vivono nella sobrietà e non fondano la loro vita sul possesso e sulle sicurezze terrene, accolgono nelle sofferenze e sulle sicurezze la consolazione del Dio Provvidenza.
Rispondono con la mitezza alla violenza, non si rassegnano alla mediocrità spirituale, sono animati da sentimenti di misericordia verso chi ne ha bisogno e di perdono verso chi li ha offeso, perseverano nella purezza di cuore cui corrisponde rettitudine e trasparenza di vita, avendo la pace di Dio nel cuore.
Costruiscono la pace in famiglia e nei rapporti sociali puntando su ciò che unisce anziché su ciò che divide, soffrono per il Vangelo che viene combattuto e partecipano alle sofferenze di chi è vittima di ingiustizia sociale. Percorrendo questa strada delle Beatitudini, nel cuore del credente si dilata la fede e cresce la gioia evangelica.

Mons. Giuseppe Greco
Illustrazione di A. Brasioli
Dal Catechismo Maggiore di san Pio X (1835- 1914).
Domanda: Le Beatitudini ci procurano l’eterna gloria del Paradiso?
Risposta: Le Beatitudini non ci procurano solo l’eterna gloria del Paradiso, ma sono anche i mezzi per condurre una vita felice, quanto è possibile in questo mondo.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, chi vive soltanto per sé stesso, «per salvare la propria vita, la perderà». Manifestiamo la nostra disponibilità a fare dono di noi stessi pregando gli uni per gli altri.

Uniamo le nostre voci e i nostri cuori dicendo insieme: Donaci, Signore, la tua luce e la tua salvezza.

1.
Per coloro che nella Chiesa, in modi diversi, dedicano parte del loro tempo e la loro stessa vita per portare il Vangelo della carità nelle più dimenticate periferie esistenziali, preghiamo:

2. Per gli uomini e le donne che in tante parti del mondo sono offesi nella loro dignità per le disumane condizioni di lavoro e per ogni genere di abuso, preghiamo:

3. Per chi è segnato dalla malattia o dall’infermità; per coloro, che per ragioni diverse, sentono maggiormente la fatica del vivere quotidiano e vacillano nella fede, preghiamo:

4. Per le persone che vivono in situazioni difficili, e che si trovano a dover prendere gravi decisioni per sé e per gli altri, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
A te, Dio misericordioso, affidiamo le sofferenze e le speranze nostre e di tanti nostri fratelli. Fa’ che tutti possiamo accogliere la tua luce e sperimentare la tua salvezza nel tempo e per l’eternità. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - 2017

04 L Il Signore viene a giudicare la terra. Gesù vuole onorare l’umile paese di Nazaret, dal quale assume il nome, dandogli il privilegio di essere il primo a ricevere “il lieto annuncio” della salvezza. I suoi compaesani lo rifiutano, perché non lo giudicano idoneo a tale compito: non si rendono conto che la salvezza non è separabile dal suo annunciatore. S. Mosè profeta; S. Rosalia; B. Caterina Mattei. 1Ts 4,13-18; Sal 95,1.3-5.11-13; Lc 4,16-30.

05 M Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Lasciata Nazaret, Gesù sceglie Cafarnao come centro di diffusione del suo messaggio. Lì viene riconosciuta la sua potenza e autorità. Il suo insegnamento suscita stupore e la sua potenza si manifesta nella liberazione immediata dalla possessione demoniaca. La sua fama si diffonde. S. Quinto; S. Bertino; S. Teresa di Calcutta. 1Ts 5,1-6.9-11; Sal 26,1.4.13-14; Lc 4,31-37.

06 M Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre. Descrizione di una giornata di Gesù. La sua attenzione è rivolta a tutti, familiari ed estranei; la sua potenza si manifesta sia nelle guarigioni che negli esorcismi. Non gli viene concesso riposo. Gesù, tuttavia, non vuole limitare la sua attività, perché l’annuncio del regno di Dio possa giungere a tutti. S. Zaccaria profeta; S. Magno; S. Onesiforo. Col 1,1-8; Sal 51,10-11; Lc 4,38-44.

07 G Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza. L’uso della barca è motivato dalla folla numerosa che desiderava ascoltare Gesù. Ma la scelta della barca di Pietro non è casuale. Il contatto con la presenza di Gesù trasforma la vita di Pietro e quella dei suoi compagni, che da quel momento lasciano tutto per seguirlo. S. Grato di Aosta; S. Regina; B. Giovanni Mazzucconi. Col 1,9-14; Sal 97,2-6; Lc 5,1-11.

08 V Natività della Beata Vergine Maria. Festa (bianco). Gioisco pienamente nel Signore. La natività di Maria, predestinata ad essere la madre di Gesù, è vista come l’aurora che, dopo la notte, annuncia il sorgere del sole. Le ore di questa lunga notte di attesa sono scandite dalla serie delle generazioni della casa di Davide, che si fermano a Giuseppe, “lo sposo di Maria”. S. Sergio I; B. Federico Ozanam. Mi 5,1-4a opp. Rm 8,28-30; Sal 12,4.6; Mt 1,1-16.18-23.

09 S Dio è il mio aiuto. La legge di Dio non può essere contro il bene dell’uomo. Gesù giustifica l’operato dei suoi discepoli rifacendosi alla libertà di Davide, davanti alla legge, ma soprattutto richiamando la pienezza del potere, che gli deriva dalla sua dignità di “Signore del sabato”. S. Pietro Claver (m.f.); S. Giacinto; B. Giacomo Desiderio Laval. Col 1,21-23; Sal 53,3-4.6.8; Lc 6,1-5.

[10 D XXIII Domenica del T. O. / A (S. Nicola da Tolentino) Ez 33,1.7-9; Sal 94,1-2.6-9; Rm 13,8-10; Mt 18,15-20].

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Cristo Gesù, Salvatore (633); O Cristo, tu regnerai (514).
Salmo responsoriale: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi 2011); Ritornello: Il Signore è il mio pastore (88).
Processione offertoriale: O Dio dell’universo (308).
Comunione: Quando venne la sua ora (704); Sei tu, Signore, il pane (719).
Congedo: Santa Maria del cammino (593).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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