30 luglio 2017

Oggi il Vangelo ci presenta le parabole del regno, attraverso l’immagine del tesoro e della perla. Il tempo presente è una occasione per riempirlo di amore creativo. Non possiamo essere indifferenti di fronte ai frat elli e sorelle provati dalla povertà, dalla guerra e dalla fame

«IL REGNO DEI CIELI È SIMILE A UN TESORO NASCOSTO…»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
LA ricerca della gioia vera alberga nel cuore di ogni essere umano. Ogni desiderio nasconde in sé la sete di questa felicità. Il Vangelo ci racconta che il regno dei cieli è la vera gioia: è come un tesoro che uno scopre e fa di tutto per avere; è come una perla rara che un collezionista vuole possedere. La fatica per raggiungere questi beni viene cancellata dalla soddisfazione di avere raggiunto quanto si desiderava. Il problema della nostra vita di cristiani è che non siamo davvero convinti che la volontà di Dio sia la nostra gioia: non ci fidiamo delle promesse di Cristo.
L’esempio che ci viene dalla prima lettura potrebbe esserci da guida: Salomone, all’inizio del suo regno, innalza a Dio una vera preghiera regale in cui non chiede beni terreni, ma la sapienza, cioè il gusto delle cose di Dio, la capacità di discernere la sua volontà fra le insidie del mondo. E viene esaudito. Chiedere questo vuol dire credere alla gioia vera che solo in Dio possiamo trovare. L’apostolo Paolo afferma con decisione che per chi crede in Dio tutto diventa occasione di bene. Il piano salvifico di Dio ci mostra il nostro orizzonte, la nostra destinazione: essere salvati nel Figlio suo.

Elide Siviero

«BEATI GLI OPERATORI DI PACE»

«BEATI gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). Gli “operatori di pace” non sono i “pacifici”, che amano vivere tranquillamente, ma sono invece coloro che si adoperano con tutte le loro forze a costruire la pace.
La pace, di cui parla bene il Vangelo, non è la pace del mondo. La pace del mondo coincide con l’amore del quieto vivere, con la impostazione egoistica della vita, per cui si ama «vivere in pace» dimenticandosi degli altri. Gesù, quando dice: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», afferma: «Non come la dà il mondo io la do a voi» (Gv 14,27).
La pace di Cristo mette in questione la nostra vita. Del resto, lui, ha realizzato la pace degli uomini con Dio, a caro prezzo, per mezzo della sua Croce. La pace di Cristo ha come fondamento la giustizia, ma una giustizia animata dall’amore. Essa abbraccia tutte le dimensioni della vita umana: la pace con Dio, con il prossimo, con se stessi. Se non c’è la pace nel cuore, non ci sarà pace con gli altri. Le guerre e le violenze sono la proiezione esterna dei conflitti interiori.
La pace è anzitutto un dono di Dio. Ma nello stesso tempo è un dono impegnativo: trovando in Dio la sorgente, noi dobbiamo essere canali della pace. Dobbiamo, invocarla da Dio e nello stesso tempo costruirla. Anche la preghiera costruisce la pace.

Mons. Giuseppe Greco

Illustrazione di A. Brasioli 2016.  Mons. Tonino Bello, www.terlizziviva.it.
DON TONINO BELLO (1935 – 1993). Fu vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi. Si prodigò per la cultura della pace, del dialogo e della mondialità. Non va dimenticato il suo gesto, compiuto nel 1992, quando ormai malato, era andato con altri 500 del Movimento Costruttori di pace a Saraievo (Jugoslavia) per portare la sua testimonianza. Nel suo diario aveva scritto: «Attecchirà davvero la semente della nonviolenza? Sarà davvero questa la strategia di domani?».

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA - AGOSTO

Universale: Per gli artisti del nostro tempo, perché, attraverso le opere del loro ingegno, aiutino tutti a scoprire la bellezza del creato.
Dei Vescovi: Perché i migranti siano considerati come un appello alla nostra conversione.
Mariana: Perché lo Spirito Santo ci sveli la presenza di Maria nel nostro vivere quotidiano.

DALLA DIREZIONE UN VIVO GRAZIE AI LETTORI

Oltre 10.000 copie de “La Domenica”, sussidio di liturgia e di catechesi, vengono inviate alle Carceri. Così i reclusi possono prendere parte in modo attivo alla santa Messa. Versate la vostra offerta sul Conto Corrente Postale n. 107.201.26 intestato a La Domenica, Piazza S. Paolo, 14, 12051 Alba (Cuneo).

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, «tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio». Con questa fiducia poniamo nelle mani del Signore la vita nostra, della Chiesa e del mondo intero.

Preghiamo insieme e diciamo. Signore, vieni in nostro aiuto.

1.
Perché la santa Chiesa, pellegrina nel mondo, sia sempre più comunità di fede, di preghiera e di carità fraterna, preghiamo:

2. Perché l’uomo contemporaneo nel suo sforzo di rinnovamento culturale e sociale non dimentichi mai il precetto evangelico della carità, principio e fondamento di ogni vero progresso, preghiamo:

3. Perché i genitori siano per i loro figli i primi testimoni della fede e i primi modelli di vita cristiana, preghiamo:

4. Perché nessuno di noi si rinchiuda nel proprio egoismo, ma resti sempre disponibile a farsi generoso compagno di viaggio per il prossimo, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Vieni, Signore, in nostro aiuto, perché anche nei momenti più oscuri della vita mai ci venga a mancare la luce della fede, il conforto della speranza e il balsamo della carità. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

31 L S. Ignazio di Loyola, sacerdote. Memoria (bianco). Rendete grazie al Signore, perché è buono. Il granellino di senape da cui cresce una grande pianta e il lievito che fa fermentare la farina sono simboli ben calzanti della fede che può trasformare il mondo. S. Fabio; S. Calimero. Es 32,15-24.30-34; Sal 105,19-23; Mt 13,31-35.

01 M S. Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Misericordioso e pietoso è il Signore. Nonostante la nostra ripetuta infedeltà Dio continua a essere «misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà». S. Pietro Favre; S. Severo. Es 33,7-11; 34,5-9.28; Sal 102,6-13; Mt 13,36-43.

02 M Tu sei santo, Signore, nostro Dio. Le parabole del tesoro e quella della perla ci parlano entrambe dell’importanza del regno di Dio per ottenere il quale ha senso vendere e lasciare ogni altra cosa. S. Eusebio di Vercelli (m.f.); S. Pier Giuliano Eymard (m.f.). Es 34,29-35; Sal 98,5-9; Mt 13,44-46.

03 G Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! Narrandoci che il regno di Dio è come una rete gettata in mare e che si riempie di ogni genere di pesci, Gesù ci vuole indicare che la Buona Notizia deve essere annunciata in tutto il mondo. S. Asprenato; S. Martino; B. Agostino Kazotic:. Es 40,16-21.34-38; Sal 83,3-6.11; Mt 13,47-53.

04 V S. Giovanni Maria Vianney, sacerdote. Memoria (bianco). Esultate in Dio, nostra forza. Il brano del Levìtico ci descrive la liturgia del popolo ebraico. La liturgia per ogni popolo è luogo di incontro con il proprio Signore. S. Raniero. Lv 23,1.4-11.15-16.27.34b-37; Sal 80,3-6.10-11; Mt 13,54-58.

05 S Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Una particolarità “liturgica” e di attenzione alla persona e al creato da parte del popolo ebraico erano l’anno sabbatico, ogni sette anni (una settimana di anni), e quello giubilare, ogni cinquanta (sette settimane di anni). Dedicazione Basilica S. Maria Maggiore (m.f.); S. Emidio; S. Osvaldo. Lv 25,1.8-17; Sal 66,2-3.5.7-8; Mt 14,1-12.

[06 D Trasfigurazione del Signore. Festa (bianco). (B. Maria Francesca di Gesù). Dn 7,9-10.13-14; Sal 96,1-2.5-6.9; 2Pt 1,16-19; Mt 17,1-9]. Oggi viene celebrata nel Tempio San Paolo di Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de “La Domenica”.

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Cielo nuovo è la tua Parola (625); Tu sei come roccia (745).
Salmo responsoriale: Ritornello: G. Assandri: Vita e benedizione (135).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740).
Comunione: Tu sei la mia vita (732); Sei come il sole (718).
Congedo: O Maria santissima (586).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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