22 luglio 2018

Nell’estate ormai inoltrata, ci raggiunge l’invito di Gesù agli apostoli, reduci dalla missione, a “riposarsi un po”. Il tempo delle ferie può diventare l’occasione per dare più spazio a Dio nella preghiera, per un incontro più sereno con la natura e per ristabilire relazioni fraterne e cordiali con il nostro prossimo.

«VENITE IN DISPARTE E RIPOSATEVI UN PO’»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
AI discepoli che tornano dopo la loro missione e si siedono attorno a Gesù Cristo per raccontargli quanto hanno compiuto, il Signore ordina: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Imparare a riposare in Dio è un compito essenziale per chi vuole essere discepolo di Cristo. Solitudine, deserto, luoghi appartati dalla folla, sono necessari per non rimanere invischiati dal clamore del successo o dalle grida del fallimento con il suo dileggio. Ma perché ciò sia fruttuoso deve essere compiuto con Gesù. Egli non dice “andate”, ma “venite”, cioè state con me. Solo così Gesù potrà avere cura dei suoi, prepararli alla missione, addestrarli per la tentazione, fortificarli per la testimonianza.
I discepoli che stanno con Cristo sanno essere i veri pastori che hanno cura delle sue pecorelle, come raccomanda Geremia (I Lettura). Dio rimprovera le guide che disperdono il gregge con il loro peccato e promette di aver cura lui stesso del suo popolo. Riconoscere in Cristo l’unico pastore, permette ai discepoli di servirlo senza sopraffare il gregge con il proprio desiderio di consenso ed essere come lui pastori che guidano le pecore con amore.

Elide Siviero

GESÙ, «IL BUON PASTORE»

Affresco absidale di Gesù Buon Pastore, Licini-Mariani 1950, Parrocchia Gesù Buon Pastore alla Montagnola in Roma. «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco». La voce di Gesù è l’unica. “Egli ci guida sulla via della vita”. (Tweet di Papa Francesco, 21 aprile 2013).
L’AMBIENTE della Bibbia è all’origine dei vari linguaggi con cui il popolo di Israele parla del suo Dio. Accanto al linguaggio sponsale e al linguaggio della guerra, al linguaggio del tribunale e della corte, troviamo pure il linguaggio della terra e del pastore. Dio viene descritto come lo Sposo di Israele e il suo Condottiero, come il suo Giudice e il suo Re, ma anche come il Pastore del suo popolo, che diventa il suo gregge.
Con il titolo di «pastore» l’Antico Testamento indica l’interessamento di Dio per il popolo di Israele, il quale sperimentava la sua guida nel difficile cammino che, lungo il deserto, lo avrebbe introdotto nella Terra promessa (Cfr Sal 23).
Come pure sperimentava la cura premurosa di Dio, in contrapposizione ai «cattivi pastori» (i re e i capi del popolo), che si disinteressavano del popolo/gregge loro affidato. Questa contrapposizione si fa drammatica nel capitolo 34 del libro del profeta Ezechiele e in alcuni testi del profeta Geremia (23,1-6) e del profeta Zaccaria (11,4-17).
Gesù è il «buon pastore» promesso da Dio, che si fa carico della condizione debole e fragile di tutti noi, pecore del suo gregge, fino a donare la vita sulla croce: «Io do la mia vita per le pecore» (Gv 10,15).
Al «buon pastore» Gesù l’evangelista Giovanni oppone il mercenario, il lupo e chiunque non ha a cuore le pecore che il Padre gli ha affidato (Cfr Gv 10, 10-13).

Don Primo Gironi, ssp, biblista

PERDONANZA CELESTINIANA

Dopo 5 anni di lavori post sisma la Basilica di S. Maria di Collemaggio torna ad essere il cuore della Perdonanza. Per 24 ore, come ogni anno dal 1293, è, possibile ottenere l’Indulgenza Plenaria concessa dal benedettino Pietro da Morrone, eletto 19mo Papa col nome di Celestino V. www.perdonanza-celestiniana.it info@diocesilaquila.it

Preghiera dei fedeli

C-Fratelli e sorelle, Gesù è il buon Pastore che ha donato la vita per il suo gregge, eleviamo a lui la nostra preghiera.

Preghiamo insieme dicendo: Gesù, buon Pastore, ascolta la nostra preghiera.

1. Perché la Chiesa del nostro tempo abbia pastori disponibili a sostenere, confortare e illuminare il cammino di ogni battezzato, preghiamo:

2. Perché il tempo delle ferie, esperienza di riposo e di contatto con la natura, serva a rinsaldare i vincoli familiari, preghiamo:

3. Perché la nostra comunità sia capace di abbattere il muro di separazione che divide i membri a motivo del colore, della cultura, della situazione sociale e offrire unità e pace, preghiamo:

4. Perché ogni famiglia ritrovi il valore della domenica come esperienza di preghiera, di amore coniugale e solidarietà verso i poveri, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Dona, o Padre, alla tua Chiesa, convocata dallo Spirito Santo, di riconoscere in Gesù Cristo il vero pastore che ci guida su pascoli erbosi e ci conduce ad acque tranquille. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen

XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

23 L S. Brigida di Svezia, patrona d’Europa. Festa (bianco). Benedirò il Signore in ogni tempo. Brigida è compatrona d’Europa anche per il suo impegno verso la pace in Europa, la fine della guerra dei cent’anni, e il ritorno del Papa a Roma da Avignone. S. Giovanni Cassiano. Gal 2,19-20; Sal 33,2-11; Gv 15,1-8.

24 M Mostraci, Signore, la tua misericordia. Il passo di Michea ci ricorda ancora una volta che Dio è misericordioso e perdona le colpe che commettiamo. S. Charbel Makhluf (m.f.); S. Cristina di Bolsena; S. Eufrasia. Mi 7,14-15.18-20; Sal 84,2-3.5-8; Mt 12,46-50.

25 M S. Giacomo, apostolo. Festa (rosso). Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. San Giacomo fu uno dei primi discepoli ed ebbe il privilegio di assistere al ritorno alla vita dalla figlia di Giairo e della trasfigurazione di Gesù. S. Cristoforo. 2Cor 4,7-15; Sal 125,1-6; Mt 20,20-28.

26 G  Ss. Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria. Memoria (bianco). È in te, Signore, la sorgente della vita. Gesù parlava in parabole perché egli vuole che volgiamo il nostro sguardo nel cuore per scorgervi la sua presenza. B. Tito Brandsma. Ger 2,1-3.7-8.12-13; Sal 35,6-11; Mt 13,10-17.

27 V Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. L’immagine dei vari tipi di terreni vuole farci chiedere quanto siamo disponibili ad accogliere la parola del Signore nella nostra vita. S. Pantaleone; S. Celestino I; B. Raimondo Palmerio. Ger 3,14-17; Cant. Ger 31,10-13; Mt 13,18-23.

28 S Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! Il Signore ci mette di fronte alla realtà dei fatti: dobbiamo convivere con il male e saperlo estirpare nel momento opportuno. Ss. Nazario e Celso; S. Pietro Poveda Castroverde; S. Botvido. Ger 7,1-11; Sal 83,3-6.11; Mt 13,24-30.

[29 D  XVII Domenica del T.O. / B (S. Marta; S. Lazzaro; S. Olaf) 2Re 4,42-44; Sal 144,10-11.15-18; Ef 4,1-6; Gv 6,1-15].

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Cristo Gesù, Salvatore (633); La creazione giubili (668).
Salmo responsoriale: Ritornello: Il Signore è il mio pastore (417); da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi, 2011).
Processione offertoriale: Se voi avete fame (310).
Comunione: Signore, sei venuto (728); Un cuore nuovo (505).
Congedo: Vergine del silenzio (595).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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