14 giugno 2015

L’evangelista Marco ci presenta le parabole del seme e del granello di senape per farci comprendere lo sviluppo inaspettato del Regno di Dio che Gesù tra difficoltà, ostacoli e rifiuto.

CON MOLTE PARABOLE ANNUNCIAVA IL REGNO DI DIO

«Il regno di Dio è come un granello di senape, che diventa più grande di tutte le piante dell’orto».

«Il regno di Dio è come un granello di senape, che diventa più grande di tutte le piante dell’orto».

GESÙ corregge le aspettative messianiche dei suoi contemporanei con immagini tratte dalla natura (Vangelo). Nella prima parabola mostra che il Regno di Dio non è frutto della potenza umana, ma è opera di Dio: cresce per virtù propria, come il seme piantato nella terra dall’agricoltore paziente. Nella seconda chiarisce che il suo aspetto è umile, dimesso, quasi impercettibile: all’inizio non ha nulla di altisonante, ma poi cresce, come un grande albero che spunti da un seme piccolo. La lettura profetica di Ezechiele (I Lettura) ci offre un anticipo di questo stile di Dio che sa trarre un ramoscello dal grande cedro per trasformarlo in una talea meravigliosa: il profeta vuole così annunciare la restaurazione del Regno dopo la rottura dell’alleanza con Dio. Egli pur castigando il peccato non rinuncia mai alla sua misericordia: ecco perché, – così la seconda lettura –, possiamo essere sempre pieni di fiducia pur dovendo comparire davanti al tribunale di Dio. Noi siamo come gli uccellini che si rifugiano tra le fronde del grande albero che è Gesù Cristo: apparso piccolo come un seme, ma poi vincitore della morte.
Elide Siviero

«NON È BENE CHE L’UOMO SIA SOLO»

Marito e moglie: ecco la coppia voluta da Dio

Sposi, foto di © IMAGE SOURCE / CORBIS

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NEL sacramento del matrimonio gli sposi rispondono alla chiamata di Dio grazie alla relazione con un’altra persona, svelando così l’inevitabile natura relazionale dell’essere umano, che riconosce se stesso solo quando un... Altro lo guarda, lo nomina, lo abbraccia. «Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno» (Salmo 131, 15-16). Marito e moglie diventano così la circostanza provvidenziale attraverso cui si percorre la strada verso la casa del Padre (Genesi 2,18-24): «Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne». L’incontro fecondo tra l’uomo e la donna diventa così la risposta radicale al bisogno più profondo dell’uomo, quello di non essere solo, perché non basta l’intero creato, per trovare «un aiuto che fosse adatto a lui». Dio allora muove il suo amore, perché «non è bene che l’uomo sia solo». E ogni giorno, negli sguardi degli sposi può risuonare il grido di gioia di Adamo di fronte al dono di Eva: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo ». Come a dire: con lei divento più me stesso, con lui divento più me stessa, nel cammino verso Dio.
A cura di Francesco Belletti, Direttore del Cisf

IN PREGHIERA CON IL SALMO 91/92

Insegnaci, Signore, a confidare nella tua Parola, così che potremo portare frutti di pace e di giustizia. Fa’ che, contemplando i Santi, rigogliosi e fecondi come palme e cedri nel giardino della Chiesa, vinciamo con la tua grazia le nostre fragilità e così potremo rispondere al tuo amore.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, il Regno di Dio viene seminato nel cuore dell’uomo. Riconoscenti del dono della Parola, pronti ad accoglierla in noi, eleviamo insieme le nostre suppliche

Preghiamo insieme e diciamo:

A - Venga il tuo Regno, Signore.


1. Per la Chiesa, perché con fedeltà al Vangelo continui con fervore il suo impegno missionario nel mondo, rinnovando nella carità la sua attenzione verso i più deboli. Preghiamo.

2. Per le istituzioni civili, perché sappiano operare le giuste scelte per il bene della collettività ed il progresso dei popoli. Preghiamo.

3. Per le famiglie, perché coltivino ogni giorno la virtù della pazienza, mantenendo saldo il vincolo dell’amore e della fedeltà. Preghiamo.

4. Per la nostra comunità parrocchiale, perché annunci il tuo amore camminando in comunione, allontanando ogni divisione e favorendo l’incontro con i lontani. Preghiamo.

Intenzioni della comunità locale

C - Signore Gesù, che in parabole ci hai parlatodel Regno di Dio come di un granello di senape, donaci di confidare sempre in te, con la pazienza e la speranza del seminatore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen.

XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

15 L Il Signore ha rivelato la sua giustizia. L’amore va perfino oltre le norme di giustizia, perciò non si oppone al malvagio. S. Vito; S. Amos profeta; B. Luigi M. Palazzolo. 2Cor 6,1-10; Sal 97,1-4; Mt 5,38-42.

16 M Loda il Signore, anima mia. Amiamo i nemici e preghiamo per i persecutori: questo è lo stile del discepolo di Cristo. Ss. Quirico e Giulitta; B. Maria Teresa Scherer; S. Aureliano. 2Cor 8,1-9; Sal 145,1-2.5-9a; Mt 5,43-48.

17 M Beato l’uomo che teme il Signore. Elemosina, preghiera e digiuno: solo per Dio e solo davanti a Lui, senza cercare pubblicità. S. Raniero; Ss. Nicandro e Marciano; B. Paolo Burali. 2Cor 9,6-11; Sal 111,1-4.9; Mt 6,1-6.16-18.

18 G Le opere delle tue mani sono verità e diritto. Con lo Spirito dei figli adottivi, ricevuto nel Battesimo, invochiamo fiduciosamente il Padre nostro. S. Gregorio Barbarigo; S. Calogero; S. Leonzio. 2Cor 11,1-11; Sal 110,1-4.7-8; Mt 6,7-15.

19 V Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce. Il nostro cuore trepida per i veri tesori, quelli che stanno in cielo, non quaggiù. S. Romualdo (m.f.); Ss. Gervasio e Protasio; S. Giuliana Falconieri. 2Cor 11,18.21b-30; Sal 33,2-7; Mt 6,19-23.

20 S Gustate e vedete com’è buono il Signore. Riusciremo a non preoccuparci di ciò che è materiale, per cercare soltanto il regno di Dio e la sua giustizia? S. Gobano; S. Giovanni da Matera; B. Margherita Ebner. 2Cor 12,1-10; Sal 33,8-13; Mt 6,24-34.

21 D Domenica XII del T.O. / B (S. Luigi Gonzaga)
Gb 38,1.8-11; Sal 106,23-26.28-31; 2Cor 5,14-17; Mc 4,35-41

Pasquale Giustiniani

19 giugno - Santa Giuliana Falconieri

Nata nel 1270 a Firenze da una famiglia nobile, era nipote di sant’Alessio, uno dei Sette santi fondatori dei Servi di Maria e ne seguì le orme diventando fondatrice delle Sorelle dell’Ordine dei Servi della B. Vergine, che diresse per 40 anni. Nei suoi ultimi giorni, non potendo assumere la comunione, chiese che le fosse posata sul petto un’Ostia consacrata che poco dopo scomparve ma ne rimase impresso il segno, mentre lei moriva dicendo «Mio dolce Gesù, Maria!» (1341). Fu canonizzata nel 1737.
Luigi Giovannini, ssp

LIEVITO CHE PRODUCE PANE

La seconda lettera circolare della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica ha per titolo Scrutate. “Ai consacrati e alle consacrate in cammino sui segni di Dio”. L’invito a continuare a camminare nell’anno della vita consacrata (29 novembre 2014 - 2 febbraio 2016) fa riferimento a un «itinerario a tratti difficile, a volte irto di ostacoli, ma caratterizzato dalla fecondità apostolica». Viaggio che parte dalle vicende quotidiane e si conclude con l’incontro con Cristo, alla luce degli insegnamenti del concilio Vaticano II e del magistero.

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Tu, festa della luce (380); Tutta la terra canti a Dio (310).
Ritornello al Salmo responsoriale: E.M. Beraudo;
Rit. comune: Terra tutta da’ lode a Dio (306).
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (381).
Comunione: Grazie ti voglio rendere (280); Terra promessa (305).
Congedo: Vergine dell’annuncio (225).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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