1 maggio 2016

Dio ha affidato le sue promesse a Israele, ma la sua grazia non è stata mai riservata solo a questo popolo. Gesù Cristo ha consegnato il suo Spirito agli Apostoli e da loro a tutta la Chiesa. Noi oggi ne siamo i testimoni.

GESÙ PROMETTE AI SUOI DISCEPOLI IL DONO DELLO SPIRITO

Gesù con alcuni discepoli

IN questa domenica del Tempo Pasquale la I Lettura pone alla nostra attenzione la prima comunità cristiana. L’assemblea di Gerusalemme, di fronte al problema dei cristiani provenienti dal paganesimo, vede gli apostoli e gli anziani decidere, sotto l’azione dello Spirito Santo, di non imporre loro più obblighi di quelli indispensabili. Gesù nel Vangelo definisce lo Spirito Santo Paraclito, cioè «colui che ha il compito di comunicare la verità di Dio», nella sua interezza: la persona e il messaggio di Gesù Cristo.
Il Signore Gesù, vero Maestro e vero Pastore, manifesta il suo amore concreto verso i discepoli, e, attraverso di loro, verso tutti coloro che crederanno nel suo nome, mediante il dono del Paraclito, lo Spirito Santo che è la sua stessa vita. I credenti, animati da questo Spirito, potranno vivere con amore, nella loro esperienza quotidiana, le parole e i gesti del Signore e testimoniarlo. Sarà proprio lo Spirito a guidarli verso la nuova Gerusalemme, venuta dal Cielo, da Dio, figura e immagine della Chiesa nel tempo, in cammino verso l’eternità, città che non ha un tempio, perché il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello, sono il suo tempio (II Lettura).
Giuseppe Lipari

RISCOPRIAMO L’EVANGELIARIO

l’evangeliario

ALLA messa, durante la processione all’altare, è sempre più frequente vedere il diacono o un lettore che, elevandolo un po’ al di sopra della testa, porta un libro finemente decorato che viene deposto sull’altare. È l’Evangeliario, il libro che contiene i quattro Vangeli. Per questo sulla custodia sono normalmente raffigurati i simboli dei quattro Evangelisti.
Dopo le letture, desunte da altri libri della Bibbia, l’Evangeliario, accompagnato dal canto dell’alleluia e dai ceri, viene portato solennemente all’ambone e qui incensato. Dopo la proclamazione, riservata solo al diacono o al sacerdote, e dopo l’ascolto in piedi da parte dei fedeli, l’Evangeliario viene baciato e il Vescovo, se presiede, con l’Evangeliario benedice l’assemblea.
Perché tutta questa solennità fin dai primi secoli? Perché i Vangeli contengono i gesti e le parole di Cristo, vertice di tutta la rivelazione di Dio all’umanità. In Cristo, la Parola fatta carne, Dio ci ha detto tutto.
Poiché la liturgia è tutta presenza e azione di Cristo, nella proclamazione liturgica del Vangelo è Cristo stesso che parla. «Il vangelo è la bocca di Cristo» (sant’Agostino). L’Evangeliario significa la sua presenza e per questo viene posto sull’altare come l’Eucaristia. Durante i concili del primo millennio veniva talvolta posto su un trono per indicare l’invisibile, ma reale presidenza di Cristo.
Silvano Sirboni, liturgista

EVANGELIARIO DELLA MISERICORDIA, formato 26 x 34 cm; pagine 420. Stampa a cinque colori su carta speciale con verniciatura UV antiriflesso, taglio oro. Mosaici di Marko Ivan Rupnik e dell’Atelier del Centro Aletti. Per informazioni: Librerie San Paolo o Paoline. Oppure: Edizioni San Paolo. Tel. 02.66075211. E-mail: spe.comunicazione@stpauls.it www. edizionisanpaolo.it

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

Universale: Perché in tutti i Paesi del mondo le donne siano onorate e rispettate, e sia valorizzato il loro imprescindibile contributo sociale.

Per l’Evangelizzazione: Perché si diffonda in famiglie, comunità e gruppi, la pratica di pregare il santo Rosario per l’evangelizzazione e la pace.

Dei Vescovi: Perché Maria, Madre della Chiesa, ci insegni a vivere sentimenti di tenerezza e di compassione.

Mariana: Perché Maria, Madre della Chiesa, ci ricordi che il popolo santo di Dio, cui apparteniamo, ha per legge il precetto dell’amore.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, illuminati dalla luce di Cristo risorto rivolgiamo le nostre invocazioni a Dio Padre, perché effonda su tutta l’umanità lo Spirito di verità e di sapienza.

Diciamo insieme con fede: - Ascoltaci, o Signore
.

1. Perché la Chiesa si metta sempre più in ascolto dello Spirito Santo che le parla e le suggerisce la volontà del Signore in questo nostro tempo, preghiamo:

2. Perché i pastori della Chiesa, illuminati dallo Spirito Santo, sappiano comunicare la perenne verità del Vangelo dentro le diverse e mutevoli culture, preghiamo:

3. Perché tutti gli uomini e le donne di buona volontà trovino nel Vangelo una risposta piena alle loro attese di verità e di libertà, preghiamo:

4. In questa XX Giornata per i bambini vittime della violenza affidiamo al Signore tutti i piccoli che soffrono a causa di una cultura che non ama la vita e per essi preghiamo:

5. Perché, noi qui presenti sappiamo accogliere, dalla partecipazione a questa eucaristia, il dono dello Spirito che ci rende artefici di comunione, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Dio, misericordioso e fedele, concedi il dono pasquale del tuo Spirito, perché cerchiamo ciò che giova alla nostra vera pace, e facciamo quanto sta in noi per costruire un mondo rinnovato nell’amore. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

VI SETTIMANA DI PASQUA

2 L S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Il Signore ama il suo popolo. Paràclito e Spirito della verità: ecco i nomi della Persona divina che in noi testimonia il Risorto. Lo Spirito dona ai discepoli di proclamare il Mistero di Gesù. S. Antonio di Firenze; B. Guglielmo Tirry. At 16,11-15; Sal 149,1-6; Gv 15,26 – 16,4a.

3 M Ss. Filippo e Giacomo, apostoli. Festa (rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Come Filippo, diciamo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». La domanda permette a Gesù di ribadire la profonda unità e intimità tra lui e il Padre. S. Giovenale; B. Edoardo.1Cor 15,1-8a; Sal 18,2-5; Gv 14,6-14.

4 M I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Lo Spirito Santo ci illumina sulla pienezza della “verità”, cioè fa comprendere la rivelazione su Gesù in tutte le sue dimensioni. S. Antonina; S. Floriano; Ss. Silvano e c. At 17,15.22 – 18,1; Sal 148,1-2.11-14; Gv 16,12-15.

5 G Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia. Quanto durerà l’attesa del Vivente che torna? Ancora un poco e ogni tristezza si muterà in gioia. S. Gottardo; B. Nunzio Sulprizio; B. Caterina Cittadini. At 18,1-8; Sal 97,1-4; Gv 16,16-20.

6 V Dio è re di tutta la terra. Come una donna dopo il parto, ognuno di noi, dopo ogni sofferenza, proverà la gioia della risurrezione. S. Pietro Nolasco; S. Domenico Savio; B. Anna R. Gattorno. At 18,9-18; Sal 46,2-7; Gv 16,20-23a.

7 S Dio è re di tutta la terra. Chiediamo al Padre nel nome del suo Figlio e certamente saremo esauditi. Cristo è l’intercessore per eccellenza. S. Domitilla; S. Rosa Venerini; S. Agostino Roscelli. At 18,23-28; Sal 46,2-3.8-10; Gv 16,23b-28.

[8 D Ascensione del Signore / C (B.V. Maria del Santo Rosario di Pompei) At 1,1-11; Sal 46,2-3.6-9; Eb 9,24-28.10,19-23; Lc 24,46-53]. 50ma Giornata delle Comunicazioni Sociali.

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Chiesa di Dio (267); Pasqua è gioia (147).
Salmo responsoriale: da Il canto del Salmo (ElleDiCi, 2011): Ritornello: Popoli tutti lodate il Signore (183).
Processione offertoriale: Tendo la mano (304).
Comunione: Terra promessa (305); Celeste Gerusalemme (316).
Congedo: Regina Coeli (226)].

ACCOMPAGNAMENTO
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