6 agosto 2017

La liturgia oggi ci offre la contemplazione della Tasfigurazione del Signore. Ci aiutino le parole del Beato Paolo VI: «La tua trasfigurazione, o Cristo, getta una luce abbagliante sulla nostra vita quotidiana e ci fa rivolgere la mente al destino immortale adombrato in questo evento».

LA VOCE DEL PADRE: «QUESTI È IL MIO FIGLIO, L’AMATO»

Trasfigurazione, Lorenzo Lotto (1512). www.lorenzolottomarche.it
LA Chiesa orientale chiama la festa della Trasfigurazione la “Pasqua dell’estate”, perché in essa vediamo la gloria di Dio che si manifesta nel suo Figlio, quella stessa gloria che brillerà nella sua Risurrezione. Nella prima lettura, la visione di Daniele di “uno simile ad un figlio d’uomo” è vista come la profezia del Messia che lotterà e vincerà contro il male perché nelle sue mani ha ogni potere. Ecco perché nel Vangelo Gesù userà per sé l’appellativo “figlio dell’uomo” che sentiamo ricorrere spesso. La seconda lettera di Pietro contiene la testimonianza stessa del capo degli apostoli che attesta la visione avuta sul monte. Egli ha udito la voce di Dio che invitava gli apostoli ad ascoltare il Figlio.
È questo il comando che oggi viene per noi da Dio; la gloria divina che brilla sul volto di Cristo trasfigurato non serve per stupirci, ma per garantirci l’origine divina di Cristo: è Lui il Figlio amato e mandato dal Padre per salvare il mondo. L’ordine di ascoltarlo ratifica quanto Gesù ha detto nel Vangelo. Poi tutto torna come prima: questo ci dice che anche quando non possiamo vedere la gloria di Dio, possiamo sempre ascoltare la sua parola.

Elide Siviero

«È BELLO PER NOI STARE QUI»

Paolo VI, Collezione privata. Direzione “La Domenica” - Foto: Marcato
IL 6 agosto di trentanove anni fa, che anche in quel caso, come quest’anno, era domenica, il Beato papa Paolo VI spirava a Castelgandolfo. Il fatto che il Signore abbia disposto di voler chiamare a sé questo suo servo fedele proprio nel giorno della Trasfigurazione, non è certamente senza significato.
Celebrando l’Eucaristia a quattro giorni dalla sua morte, l’allora Arcivescovo di Monaco, Card. Joseph Ratzinger disse nell’omelia: «Papa Paolo è stato chiamato alla casa del Padre nella sera della festa della Trasfigurazione del Signore, poco dopo avere ascoltato la santa messa e ricevuto i sacramenti. “È bello per noi restare qui” aveva detto Pietro a Gesù sul monte della trasfigurazione. Voleva rimanere.
«Quello che a lui allora venne negato è stato invece concesso a Paolo VI in questa festa della Trasfigurazione del 1978: non è più dovuto scendere nella quotidianità della storia. È potuto rimanere lì, dove il Signore siede alla mensa, per l’eternità, con Mosè, Elia e i tanti che giungono da oriente e da occidente, dal settentrione e dal meridione. Il suo cammino terreno si è concluso».
Tutta la vita di questo grande Papa è stata, in fondo, una preparazione a questa “metamorfosi”. Ce lo dice egli stesso, nelle parole che aveva preparato per l’Angelus di quella domenica, parole che non poté mai pronunciare: «Quel corpo, che si trasfigura davanti agli occhi attoniti degli apostoli, è il corpo di Cristo nostro fratello, ma è anche il nostro corpo chiamato alla gloria; quella luce che lo inonda è e sarà anche la nostra parte di eredità e di splendore».

Guido Colombo ssp

LA VENERABILE MADRE ALFONSA MARIA EPPINGER

LA VENERABILE MADRE ALFONSA MARIA EPPINGER (Francia, 1814-1867) è la fondatrice della Congregazione delle Suore del Divin Redentore. Fin dalla sua giovinezza, nonostante avesse una salute cagionevole sopportava con rassegnazione ed entrava sempre più nel mistero della croce e della misericordia divina. Così attraverso la sofferenza, si avvicinava sempre più alla consapevolezza che il dolore era un dono di Dio. Nel 1849 fonda la Congregazione con lo scopo di diffondere il messaggio che tutti sono amati da Dio misericordioso. Il giorno 31 luglio 2017 si è celebrata la commemorazione per il 150° anno dalla sua morte.
gensdr2@gmail.com; www.alfonzamariaeppinger.com

INNO DA MEDITARE

Aprimi gli occhi, o Dio: che io veda la tua bellezza. Son come cieco, privo di luce: salvami, voglio vederti. / Fa’ che cammini, o Dio, senza sosta, verso la vita; voglio seguirti fino alla croce: guidami con la tua mano. / Donami fede, o Dio, quando il mondo ti dice morto. Quando la sera scende improvvisa resta con me mio Signore.

(Commissione Francofona Cistercense)

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, alla luce della parola di Dio che abbiamo ascoltato, affrontiamo con fiducia il cammino della vita, certi che mai verrà a mancarci l’aiuto del Signore.

Innalziamo a Dio la nostra preghiera dicendo insieme: Conforta, Signore, la nostra debolezza.

1.
Per la Chiesa di Dio sparsa su tutta la terra, perché con la guida del Papa e dei Vescovi sappia annunciare la perenne novità del Vangelo a tutti i popoli e nelle diverse culture, preghiamo:

2. Per coloro che sono stanchi e sfiduciati a causa delle tante fatiche quotidiane, perché sentano il conforto della fede e della carità fraterna, preghiamo:

3. Per le nuove generazioni che si affacciano su un mondo agitato da profondi cambiamenti, perché sappiano dare il meglio di sé per una convivenza più umana secondo il Vangelo, preghiamo:

4. Per le nostre comunità cristiane, perché in ogni loro attività manifestino sempre e per tutti il volto misericordioso di Dio, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Signore Dio, nel volto splendente di Cristo sul monte hai illuminato il mistero della croce. Fra le alterne vicende della vita, guida e conforta i nostri passi verso il compimento della beata speranza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

07 L Esultate in Dio, nostra forza. Il Signore prova compassione per noi e opera guarigioni nel popolo che lo segue. Ss. Sisto II e c. (m.f.); S. Gaetano da Thiene (m.f.). Nm 11,4b-15; Sal 80,12-17; Mt 14,22-36.

08 M S. Domenico Guzman, sacerdote. Memoria (bianco). Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Le guide spirituali non siano cieche e guide di ciechi, ma illustrino, come san Domenico, le verità di fede che trasformano le persone. B. Maria Margherita Caiani. Nm 12,1-13; Sal 50,3-4.5-7.12-13; Mt 15,1-2.10-14.

09 M S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), patrona d’Europa. Festa (rosso). Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore. Da ebrea a martire cristiana in un tempo tragico: la patrona d’Europa è la donna saggia che prepara la nostra civiltà alla rivoluzione della tenerezza. Os 2,16b.17b.21-22; Sal 44,11-12.14-17; Mt 25,1-13.

10 G S. Lorenzo, diacono martire. Festa (rosso). Beato l’uomo che teme il Signore. Il sangue del martire cade in terra e produce molto frutto. Chi vuol servire il Signore, lo segue testimoniandolo dovunque. S. Blano; S. Agostino Ota. 2Cor 9,6-10; Sal 111,1-2.5-6.9; Gv 12,24-26.

11 V S. Chiara d’Assisi, vergine. Memoria (bianco). Ricordo i prodigi del Signore. Renderà a ciascuno secondo le sue azioni: a chi lo segue, il Misericordioso promette il Regno e la giustizia. S. Cassiano; S. Rufino. Dt 4,32-40; Sal 76,12-16.21; Mt 16,24-28.

12 S Ti amo, Signore, mia forza. La fede, se robusta e adulta, libera dal Maligno e ci guarisce. S. Giovanna Francesca de Chantal (m.f.); S. Ercolano; S. Lelia. Dt 6,4-13; Sal 17,2-4.47.51ab; Mt 17,14-20.

[13 D XIX Domenica del T.O. / A (Ss. Ponziano e Ippolito) 1Re 19,9a.11-13a; Sal 84,9-14; Rm 9,1-5; Mt 14,22-33].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Tu, festa della luce (739); Vieni, stella del mattino (761).
Salmo responsoriale: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi 2011); Ritornello: Sei la mia luce (97).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (705).
Comunione: Tu sei la mia vita (732); Conducimi tu (629).
Congedo: Cristo, splendore del Padre (634).
RICORDA: Oggi 6 agosto 2017 ricordiamo il passaggio al Padre del beato Paolo VI, nel suo 39mo anniversario (1963 - 1978).

ACCOMPAGNAMENTO
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