17 aprile 2016

Gesù è il buon pastore. È un pastore amorevole. Siamo ricchi di grazie perché ricordiamo le meraviglie che Dio ha fatto per l’uomo, sentiamo la necessità di dire “grazie” per tutto ciò che ci è stato offerto e che si è ricevuto. - Oggi si celebra la Giornata mondiale di preghiera

GESÙ È IL BUON PASTORE CHE CI CHIAMA PER NOME

Gesù buon pastore

OGNI anno la IV Domenica di Pasqua è dedicata alla figura del buon pastore (Vangelo). Parlare del pastore significa anche parlare delle sue pecore, che sono caratterizzate da tre verbi: ascoltano la sua voce; si sanno conosciute (nel linguaggio di Giovanni significa che si percepiscono amate in verità); infine lo seguono. Tre verbi che caratterizzano la nostra esperienza. Anche in quella liturgica che in questo momento viviamo, radunati per la celebrazione eucaristica. Ascoltiamo la parola del Signore; facciamo viva conoscenza del suo amore nel sacramento eucaristico, che attualizza per noi l’amore con cui il Signore ha offerto la sua vita; rinnoviamo la nostra sequela sostenuti dal pane della vita.
Entriamo così nel numero di coloro che, secondo la stupenda pagina dell’Apocalisse (II Lettura), hanno come loro pastore l’Agnello, che «li guiderà alle fonti delle acque della vita». Si lasciano da lui guidare per divenire a loro volta segno e testimonianza per altri, perché – ricorda Paolo nella prima lettura – come il suo Signore, anche ogni credente è costituito «luce delle genti», per portare la salvezza «sino all’estremità della terra».
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità a Dumenza

VOCAZIONI E SANTITÀ

Il manifesto della Giornata mondiale della gioventù

APOSTOLINE - CASTELGANDOLFO


IL tema della 53ma Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, che oggi si celebra in tutte le comunità cristiane, è suggerito da Papa Francesco nella Evangelii Gaudium: «Vocazioni e santità: grati perché amati ». L’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni della Chiesa italiana lo ripropone attraverso uno slogan che richiama la gioia dell’anno giubilare: «Ricco di Misericordia… ricchi di Grazie!».
Abbiamo un Padre comune la cui Misericordia è “traboccante” (Lc 6,38); egli accompagna ciascuno con tenerezza, alla quale possiamo rispondere con stupore, meraviglia e gratitudine.
Come non ricordare l’episodio del Vangelo in cui Gesù guarisce dieci lebbrosi, ma solo uno, un samaritano, torna a dirgli il suo grazie? (Lc 17,11-19).
Dio ci invita a vivere la gratitudine, perché nel “Grazie” c’è tutto il cuore di Dio; c’è la pienezza della felicità, del senso della vita, dove l’uomo ritrova la sua identità più profonda, nella bellezza straordinaria del dono gratuito.
Essere “ricchi di Grazie” trasforma l’esistenza, porta alla consapevolezza che ogni vita è dono e chiamata che viene dal cuore di Dio, per essere ridonata agli altri.
«Se io mi sento attratto da Gesù, se la sua voce riscalda il mio cuore, è grazie a Dio Padre, che ha messo dentro di me il desiderio dell’amore, della verità, della vita, della bellezza» (Papa Francesco). Chi rischia per il Signore non resta deluso!
don Nico Dal Molin, Direttore Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni - CEI

SACRAMENTO DELLA PENITENZA

Il sacramento della Riconciliazione è chiamato: «SACRAMENTO DELLA PENITENZA, poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore» (CCC 1423). Il termine penitenza, rispetto a quello di conversione, che pur costantemente richiama, focalizza l’attenzione sulla condizione “interna” di chi vuol intraprendere un cammino di ritorno al Padre, attraverso quella lettura delle proprie miserie e incorrispondenze che, per chi ne coglie l’intero impatto negativo non possono che cagionare “pena”.
g.c.

BASILICA SANTA MARIA MAGGIORE

La Basilica di Santa Maria Maggiore

La Basilica di Santa Maria Maggiore è situata sul Colle Esquilino. La Vergine in sogno a Papa Liberio e al patrizio Giovanni indicò di costruirla nel luogo in cui avrebbero trovato la neve (5 agosto 358). Edificata sotto il Pontificato di Papa Sisto III (432-440), dedicata alla Madre di Dio (Concilio di Efeso, 431), è l’unica basilica ad aver conservato le strutture paleocristiane. Splendidi i mosaici del V secolo lungo la navata centrale e sull’arco trionfale, l’Abside del francescano Torriti, le cappelle.
Lucia Giallorenzo

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli, Gesù, il buon Pastore, passa lungo le strade della nostra vita, ci vede immersi nelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni, continua a rivolgerci la sua parola, ci chiama a realizzare la nostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speranza.

Grati per questo dono, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre e diciamo insieme: Ascoltaci, o Signore.

1. Perché la Chiesa, accogliendo la chiamata di Dio, viva una generosa testimonianza di adesione al Vangelo e una passione missionaria che induca molti giovani al dono totale di sé per il Regno di Dio, preghiamo:

2. Perché i presbiteri e i religiosi, chiamati a donarsi in modo incondizionato al Popolo di Dio, aiutino i giovani ad accogliere e realizzare i valori, la speranza, le mète alte, le scelte radicali, per un servizio agli altri sulle orme di Gesù, preghiamo:

3. Perché non manchino cristiani adulti che sappiano accompagnare i giovani aiutandoli a riconoscere il Cristo, Via, Verità e Vita, e proponendo loro, con coraggio evangelico, la bellezza del servizio a Dio, alla comunità cristiana e ai fratelli, preghiamo:

4. Perché tutti noi, accogliendo l’amore del Padre che interpella la nostra esistenza, sappiamo rispondere a questo appello e diveniamo disponibili a mettere in gioco la nostra vita per realizzarla pienamente, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Dio, tu non ci lasci mai soli e sei fedele alla parola data. Affidiamo con sicura speranza le necessità della Chiesa e del mondo intero al tuo cuore misericordioso perché non manchino mai vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata a servizio dell’intera umanità. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

(A cura dell’Ufficio Nazionale per la pastorale delle Vocazioni).

IV SETTIMANA DI PASQUA

18 L L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Cristo è la Porta e il Pastore, differente da un estraneo che verrebbe nel recinto delle pecore soltanto per far del male. S. Galdino; S. Atanasia; B. Sabina Petrilli. At 11,1-18; Sal 41,2-3 e 42,3-4; Gv 10,1-10.

19 M Genti tutte, lodate il Signore. Portico di Salomone, festa della Dedicazione, inverno: dati certi, contrapposti all’incertezza di chi non fa parte delle “pecore” di Cristo. S. Leone IX; S. Elfego; B. Bernardo. At 11,19-26; Sal 86,1-7; Gv 10,22-30.

20 M Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ecco l’alternativa: rifiutare o accogliere, ascoltare o non ascoltare Gesù, che è l’Inviato del Padre. S. Aniceto; S. Agnese di Montepulciano; B. Chiara Bosatta. At 12,24 – 13,5; Sal 66,2-3.5-6.8; Gv 12,44-50.

21 G Canterò in eterno l’amore del Signore. Sono queste le dinamiche pasquali: non più padroni e servi, ma amici, scelti direttamente da Cristo. S. Anselmo (m.f.); S. Corrado da Parzham; B. Giovanni Saziari. At 13,13-25; Sal 88,2-3.21-22.25.27; Gv 13,16-20.

22 V Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato. Chi ha fede non si turbi: Cristo il Risorto va a prepararci un posto, e tornerà a prenderci nel suo regno. S. Leonida; S. Gaio; B. Francesco Venimbeni. At 13,26-33; Sal 2,6-11; Gv 14,1-6.

23 S Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Ecco cosa bisogna credere: Gesù è nel Padre e il Padre è in lui. S. Adalberto (m.f.); S. Giorgio (m.f.). B. M. Gabriella Sagheddu. At 13,44-52; Sal 97,1-4; Gv 14,7-14.

[24 D V Domenica di Pasqua / C (S. Fedele da Sigmaringa) At 14,21b-27; Sal 144,8-13; Ap 21,1-5a; Gv 13,31-33a.34-35].

Pasquale Giustiniani

Ricorda: Domenica 24 aprile: Giubileo dei ragazzi e ragazze 13-16 anni). Tema: Professare la fede e costruire una cultura di misericordia.

Salmo responsoriale e accompagnamento

salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Cristo risusciti (171); Alleluia! Lodate il Signore (168).
Salmo responsoriale: M° C. Carena; Ritornello: Terra tutta, da’ lode a Dio (306).
Processione offertoriale: Molte le spighe (365).
Comunione: Sorgi, sole di giustizia (303); Come unico pane (348).
Congedo: Tota pulchra es, Maria (222).

ACCOMPAGNAMENTO
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