4 gennaio 2015

La seconda Domenica dopo Natale fa da ponte tra la solennità del Natale e l’Epifania. Il richiamo va subito alla luce, simbolo della rivelazione che Cristo fa al mondo: «Rivélati, o Dio, a tutti i popoli nello splendore della tua verità».

IN CRISTO TUO FIGLIO HAI RIVELATO IL TUO AMORE

O Dio, in Cristo, con parole d’uomo ci hai rischiarati, con gesti d’uomo ci hai salvati.

O Dio, in Cristo, con parole d’uomo ci hai rischiarati, con gesti d’uomo ci hai salvati.

IL nostro cammino è segnato dalla luce, è percorso quotidianamente dalla divina grazia. In questa domenica siamo invitati a prendere coscienza della gioia e della gratitudine che deve infondere in noi la nascita di Gesù, il Verbo che si è fatto carne nascendo dalla Vergine Maria. Abbiamo accolto, come cristiani, la vera fede. E allora ci chiediamo: si traduce la nostra fede in gioiosa sicurezza, pur se siamo in difficoltà e prove serie? Il libro del Siracide (I Lettura) ci parla della sapienza, che è manifestazione di Dio nella creazione. Essa viene scoperta in particolare nella storia di Israele. In essa si attua l’incontro di Dio con l’uomo. L’autore sacro la presenta come una persona vivente! L’apostolo Paolo, scrivendo agli Efesini (II Lettura), dice con chiarezza che la persona di Cristo dà senso a tutto ciò che esiste. Da lui provengono sapienza e conoscenza e la luce che da lui riceviamo genera in noi la speranza. Il Vangelo odierno ci parla del Verbo di Dio, luce del mondo e datore di vita. Gli uomini possono riconoscerlo o rifiutarlo, aprirsi alla vita o votarsi al nulla.

Domenico Brandolino, ssp

AGNELLO: mite e innocente

“Agnello”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

“Agnello”, illustrazione di Alfredo Brasioli, 2014.

NOTO nell’antichità per la carne e la lana, l’agnello (ebraico seh; greco arnion) è il piccolo del gregge bisognoso di ogni cura. Oltre all’aspetto pastorizio, nelle culture dell’area mediterranea l’agnello, insieme all’ariete, riveste un ruolo sacrificale. Nella Bibbia, insieme alle attestazioni narrative, l’agnello assomma le caratteristiche tipologiche della docilità, della mitezza, divenendo simbolo d’innocenza e pazienza. Dio è presentato come “buon pastore” che porta gli agnellini sul petto (Is 40,11). L’agnello riveste un’importanza centrale nella celebrazione annuale della Pasqua, memoria della salvezza (Es 12,3). La Legge prescriveva anche due olocausti quotidiani di agnelli (Es 29,38-42; Nm 28,9). Nei profeti l’“agnello immolato” è figura dell’innocente perseguitato (Is 53,7; Ger 11,19). Gesù presenta la condizione missionaria dei discepoli come quella degli «agnelli tra i lupi» (Lc 10,3) ed è presentato come l’agnello pasquale (Gv 1,29; 19,36; 1Cor 5,7; 1Pt 1,19). L’immagine di Cristo «agnello immolato» domina il simbolismo dell’Apocalisse.

Giuseppe De Virgilio, biblista

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, abbiamo bisogno di comprendere meglio il vero senso dei nostri desideri, per sfuggire a quanto ci allontana da Dio. Chiediamo al Padre di aiutarci a restargli fedeli per sempre.

Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:

A - Ascoltaci, o Signore

1. Per la Chiesa: diffonda nel mondo la divina Parola che svela a uomini e donne la loro dignità di figli e figlie di Dio, preghiamo.

2. Per i cristiani: siano riconoscenti per il dono di avere Dio come Padre e tutti gli uomini come fratelli, preghiamo.

3. Per tutti noi: la nostra vita sia coerente con la dignità di figli e figlie di Dio. Chi ci osserva possa vedere un riflesso della luce divina, preghiamo.

4. Per la nostra comunità: sappia vedere negli anziani e nei bambini, nei sani e negli ammalati, in ogni uomo e donna anche se stranieri, gli appartenenti all’unica famiglia di Dio, preghiamo.

Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, che ci hai illuminati con la luce di Cristo e ci hai svelato la nostra dignità, aiutaci a vivere come tuoi figli, e a vedere in ogni persona un nostro fratello. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

II SETTIMANA DOPO NATALE

5 L Acclamate il Signore, voi tutti della terra. L’apostolo Giovanni ci indica la via per il perdono dei peccati: amare i fratelli; e il modello che dobbiamo seguire: Gesù. S. Edoardo Confessore; S. Giovanni Nepomuceno. 1Gv 3,11-21; Sal 99,2-5; Gv 1,43-51.

6 M Epifania del Signore. Solennità (bianco). Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. La liturgia celebra un momento del Natale particolarmente significativo: la manifestazione di Cristo neonato ai Magi venuti da lontano, che non essendo Ebrei, rappresentano tutte le genti. S. Carlo da Sezze. Is 60,1-6; Sal 71,1-2.7-8.11-13; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12. (Foglio a parte).

7 M Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli. La predicazione pubblica di Gesù è fatta iniziare da Matteo in Galilea, compiendo così la profezia. S. Raimondo de Peñafort (m.f.); S. Crispino; S. Ciro. 1Gv 3,22 -- 4,6; Sal 2,7-8.10-11; Mt 4,12-17.23-25.

8 G Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Una numerosa folla segue Gesù nel deserto ed egli dà ad essa da mangiare, non senza però l’aiuto dei suoi discepoli. S. Severino del Norico; S. Lorenzo Giustiniani; Ss. Luciano e c. 1Gv 4,7-10; Sal 71,1-4.7-8; Mc 6,34-44.

9 V Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Dopo l’esperienza esaltante della moltiplicazione dei pani, i discepoli vivono ora un momento di paura in cui Gesù si rivela loro come Salvatore. S. Marcellino; S. Adriano; S. Fillano. 1Gv 4,11-18; Sal 71,1-2.10-13; Mc 6,45-52.

10 S Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Anche oggi, come dopo i primi segni miracolosi, Gesù proclama la sua identità di Messia a chi attende salvezza e liberazione. S. Milziade; S. Gregorio di Nissa; B. Gregorio X. 1Gv 4,19 - 5,4; Sal 71,1-2.14-15.17; Lc 4,14-22a.

11 D Battesimo del Signore / B (S. Igino)
Is 55,1-11; Cant. Is 12,2-6; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11

RICORDA: Papa Francesco compirà un nuovo viaggio apostolico in Oriente: in Sri Lanka dal 12 al 15 gennaio, nelle Filippine dal 15 al 19 gennaio 2015.

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Noi canteremo gloria a te (294, str.1.3-5); Cantate, opere di Dio (263).
Ritornello al salmo responsoriale: M° G. Liberto; Oppure: Rit. comune: Cantate al Signore (262).
Comunione: Il pane del cammino (Il tuo popolo in cammino) (358); Abbiamo mangiato il pane (344).
Congedo: A Betlemme di Giudea (65).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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