Domenica 14 settembre 2014

La Croce esprime il senso profondo dell’essere e del vivere cristiano. Alle origini del cristianesimo, l’apostolo Paolo definiva il Vangelo come «la Parola della Croce» (1 Cor 1,18). La Croce dice tutto sull’amore di Dio, di Cristo e di noi.

SIAMO STATI SALVATI DALLA CROCE DI CRISTO

Crocifisso scolpito da fra Umile da Petralia Soprana (1629), Santa Maria Maggiore, Miglionico (MT). La corona d’oro (particolare) fu benedetta da San Giovanni Paolo II durante la visita a Matera il 27 aprile 1991.LA CROCE di Cristo provoca riflessioni profonde in ambito religioso e laico. Il significato che viene attribuito a questo strumento di tortura è sofferenza e prova. Oggi la liturgia ci aiuta a comprendere il senso cristiano della croce: non si può parlare del patibolo senza l’uomo che fu appeso ad esso. A quale obbedienza si sottopose Gesù Cristo? L’obbedienza di cui san Paolo ci parla è il progetto d'amore che ebbero il Padre e il Figlio per l’umanità. La misericordia divina era preannunciata al popolo eletto, il quale, nonostante le disobbedienze, beneficiò del perdono, per cui quanti erano stati morsi, potevano guardare il serpente innalzato, e a motivo della sua Parola guarivano. E il salmista riconosce che il Signore perdona la colpa. Questa pazienza divina conferma ciò che rivela Gesù Cristo: «Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Guardando alla croce, possiamo riconoscere che, dinanzi a Gesù, ogni ginocchio può piegarsi non per la paura del giudizio, ma per la meraviglia dell’amore.

Fr. Gianfranco Tinello, ofm. Cap

Crocifisso scolpito da fra Umile da Petralia Soprana (1629), Santa Maria Maggiore, Miglionico (MT). La corona d’oro (particolare) fu benedetta da San Giovanni Paolo II durante la visita a Matera il 27 aprile 1991.

IL BEATO P. GIUSEPPE GIROTTI

Padre Giuseppe Girotti, beatificato ad Alba il 26 aprile 2014.ERA un biblista e teologo che aiutò gli ebrei perseguitati. Il beato padre Giuseppe Girotti morì il 1 aprile 1945 nel campo di concentramento di Dachau. Egli aveva messo al centro della sua vita sia lo studio della Sacra Scrittura che l’attenzione fraterna e caritatevole verso il prossimo. Il domenicano Giuseppe Girotti, nato ad Alba (Cuneo) il 19 luglio 1905 da una famiglia umile è stato beatificato nella sua terra d’origine il 26 aprile 2014. Egli testimoniò la sua coerenza tra fede e vita nella carità verso gli ebrei perseguitati. Ordinato sacerdote nel 1930, studiò Scienze Bibliche all’Angelicum di Roma e poi alla Scuola Biblica di Gerusalemme, entrando in contatto con la cultura ebraica. Insegnò all’Istituto Missionario della Consolata di Torino, recandosi spesso a far visita all’ospizio “Poveri vecchi”. Pubblicò commenti sui Libri Sapienziali e sul Profeta Isaia.

Nel prodigarsi per salvare il maggior numero di ebrei dalla deportazione, fu tradito da una spia, arrestato e condotto nelle carceri Nuove di Torino. Iniziò così, per il beato Girotti, il viaggio verso il Calvario di Dachau, dove divenne promotore del dialogo interreligioso e dell’ecumenismo fino al “martirio”, riconosciuto dalla Congregazione per le Cause dei Santi con decreto del 27 marzo 2013.

Lucia Giallorenzo

«Ti guardo, crocifisso Signore, e leggo nei tuoi occhi tutto l’amore del Padre per l’umanità.»

Ti guardo, crocifisso Signore, e leggo nei tuoi occhi tutto l’amore del Padre per l’umanità. Tu sei la misericordia divina che vince il peccato del mondo. Ti guardo, crocifisso Signore, e nel tuo cuore squarciato si rifugia il mio cuore, avvelenato dai morsi del maligno, per essere da te risanato. In te io ritrovo la vita. Ti guardo, crocifisso Signore, e le tue profonde ferite mi appaiono trasfigurate di luce. Così tu ridoni bellezza alla tua amata creatura.

A. G.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, uniti a Cristo Gesù, venuto nel mondo per la salvezza degli uomini, innalziamo la nostra preghiera al Padre di ogni misericordia, riconoscenti dell’amore che nutre per noi:

Preghiamo insieme, dicendo::

A - Per il mistero della croce, salvaci, Signore.

1. Per i cristiani: affinché a imitazione del Padre celeste, sappiano coltivare progetti di misericordia e di pace. Preghiamo.

2. Per quanti vivono nell'ignoranza della fede: affinché possano essere raggiunti dal nuovo annuncio del Vangelo di Cristo. Preghiamo.

3. Per i coniugi che vivono momenti di difficoltà: perché sentano vicino l'esempio di Cristo, il quale restò fedele anche nel momento del tradimento e dell'abbandono. Preghiamo.

4. Per i perseguitati a causa della loro fede e della giustizia: perché dalla croce di Cristo attingano la certezza della vittoria dell'amore sull'odio, della luce sulle tenebre, del bene sul male. Preghiamo.

5. Per noi qui presenti: perché dalla parola e dal pane di vita troviamo la forza di essere attenti e disponibili verso i poveri e gli ultimi della nostra comunità. Preghiamo.

C - O Dio Padre, che ascolti il grido del popolo che si rivolge a te, accogli le invocazioni che con fiducia ti innalziamo. Donaci la gratitudine e la riconoscenza per i tuoi innumerevoli benefici. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

15 L Beata Vergine Maria Addolorata. Memoria (bianco). Salvami, Signore, per la tua misericordia. Accogliamo come nostra madre dolcissima la Vergine Maria, dono prezioso a noi consegnato – e prima ancora a lei affidati – da Cristo crocifisso. Santa Caterina da Genova. Dal Lezionario dei Santi: Eb 5,7-9; Sal 30,2-6.15-16.20; Gv 19,25-27. Oppure: Lc 2,33-35.

16 M Santi Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri. Memoria (rosso). Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida. Lo strazio della povera vedova che accompagna alla tomba il suo unico figlio ben rappresenta un popolo senza più speranza. Ma in Gesù «Dio ha visitato il suo popolo». Santa Eufemia; Santa Ludmilla. 1Cor 12,12-14.27-31a; Sal 99,2-5; Lc 7,11-17.

17 M Beato il popolo scelto dal Signore. La sapienza divina ci parla con i gesti e le parole forti della profezia e con la tenerezza della misericordia. Il rischio che corriamo è quello di rimanere insensibili a entrambi i linguaggi. San Roberto Bellarmino (m.f.); Santa Colomba; SanSatiro. 1Cor 12,31 – 13,13; Sal 32,2-5.12.22 ; Lc 7,31-35.

18 G Rendete grazie al Signore perché è buono. Lo stimato fariseo si ritiene certamente migliore della peccatrice che osa entrare in casa sua. Ma Colui che legge i cuori trova in lei un amore più autentico della gelida cortesia di chi lo ha invitato. San Giuseppe da Copertino; Sant'Eustorgio; Sant'Arianna. 1Cor 15,1-11; Sal 117,1-2.16ab-17.28; Lc 7,36-50.

19 V Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto. Non solo i Dodici, ma anche le donne sono fin dall'inizio accanto a Gesù. Cosa sarebbe la Chiesa senza il loro insostituibile apporto? San Gennaro (m.f.); San Mariano; San Ciriaco. 1Cor 15,12-20; Sal 16,1.6-8.15; Lc 8,1-3.

20 S Santi Andrea Kim Taegon, sacerdote, Paolo Chong Hasang e compagni, martiri. Memoria (rosso). Camminerò davanti a Dio nella luce dei viventi. Perché il buon seme di Gesù attecchisca nella nostra vita occorre ascolto attento, custodia premurosa e tanta perseveranza. Beato Clemente Marchisio. 1Cor 15,35-37.42-49; Sal 55,10-14; Lc 8,4-15.

Agatino Gugliara, ssp


21 D XXV Domenica del T.O. / A (San Matteo, apostolo ed evangelista) Is 55,6-9; Sal 144,2-3.8-9.17-18; Fil 1,20c-24.27a; Mt 20, 1-16

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Ti saluto, o croce santa (138); Cristo Gesù, Salvatore (273)
Salmo responsoriale: Modulo: M° A. Parisi;
Ritornello: Il Signore è il mio pastore (322)
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (376).
Comunione: Pane vivo, spezzato per noi (373); Volto dell'uomo (141).
Congedo: Quello che abbiamo udito (301).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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