30 gennaio 2022

Gesù Cristo è più che profeta: lui è la Parola stessa di Dio, la Buona Notizia per tutti. Ma molti non vogliono ascoltare e Gesù, come i profeti Elia ed Eliseo, trova rifiuto. Oggi ricorre la 69a Giornata mondiale dei malati di lebbra.

IO SONO CON TE



Due proverbi, nella sinagoga di Nàzaret, tentano di dire l’identità di Gesù: «Medico, cura te stesso» e: «Nessun profeta è bene accetto nella sua patria». Per i nazaretani Gesù è un medico che deve curare e risolvere i loro problemi. Gesù, invece, afferma di essere un profeta: le guarigioni che compie sono un segno profetico che rivela la prossimità del Regno alla nostra vita, da accogliere con la gratitudine dei poveri e dei piccoli. Ai poveri, infatti, secondo Isaia, è annunciato l’evangelo, come abbiamo ascoltato domenica scorsa. I nazaretani manifestano la pretesa dei ricchi, avanzando dei diritti nei confronti di Gesù. Non riconoscono il primato dell’amore, quello di cui oggi ci parla san Paolo: un amore che giunge ad anteporre il bisogno degli altri al proprio (II Lettura). I nazaretani giungono persino a tentare di uccidere Gesù, il quale «passando in mezzo a loro, si mise in cammino». Il Padre custodisce la vita di Gesù, come aveva già promesso a Geremia (I Lettura): «Io sono con te per salvarti». Dio non si limita a tutelarne la vita, ma gli consente di proseguire nel suo ministero profetico, benché attraversato da ostilità e opposizioni.
fratel Luca A. Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza

La lebbra: malattia figlia di povertà, indifferenza e ingiustizia

Nonostante le altre emergenze, non possiamo dimenticare la lebbra, malattia curabile con una semplice terapia di antibiotici, che però continua a colpire una persona ogni tre minuti. Tra i paesi più colpiti vi sono l’India e il Madagascar.

La Giornata mondiale dei malati di lebbra intende sensibilizzare su questa malattia ed è promossa in Italia dall’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO).

La ricorrenza fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau (17 agosto 1903 - 6 dicembre 1977), filantropo, giornalista e poeta francese che spese la vita per i lebbrosi. Da cattolico ebbe a dire: «Nel secolo XX del cristianesimo ho trovato lebbrosi in prigione, in manicomio, rinchiusi in cimiteri dissacrati, internati nel deserto con filo spinato attorno, riflettori e mitragliatrici. Ho visto le loro piaghe brulicare di mosche, i loro tuguri infetti, i guardiani col fucile. Ho visto un mondo inimmaginabile di orrori, di dolore, di disperazione».

Follereau scoprì questo mondo di sofferenza in Africa, inviato speciale sulle orme del beato Charles de Foucauld. Un giorno durante un safari, bloccato da un imprevisto, vide emergere dalla foresta gente con i corpi corrotti dalla malattia. Scioccato per l’incontro decide di dedicarsi da quel momento ai lebbrosi, che fino a poco prima neppure pensava esistessero ancora. Spenderà la sua vita in interminabili viaggi urlando al mondo il proprio sdegno per l’indifferenza verso questi sfortunati.

Scriverà ai capi di Stato, terrà conferenze, scriverà articoli, libri e raccoglierà fondi per la cura di questi malati. Avrà sempre chiaro che la lebbra è figlia della povertà, dello sfruttamento, della guerra, e quindi si sconfigge solo combattendo le “altre lebbre”: la denutrizione, l’indifferenza, l’egoismo, l’ingiustizia e, aggiungiamo, lo stigma sociale, tutte cose che fanno dei lebbrosi una «sottospecie umana condannata senza appello e senza amnistia». Raoul Follereau svolse il suo lavoro a favore dei lebbrosi con il sostegno della moglie Madeleine Boudou, conosciuta in giovane età. Per entrambi la Congregazione per le Cause dei Santi ha concesso il nulla osta per l’apertura della causa di beatificazione.

don Pietro Roberto Minali, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, anche per noi oggi si compie la Parola di Dio. Invochiamo la grazia del Signore perché ci renda capaci di accogliere i suoi doni e di farli fruttificare per il bene di tanti.

Lettore - Preghiamo insieme e diciamo: 

Compi in noi le tue promesse, o Padre!

1. Per le comunità cristiane: siano docili nel riconoscere i profeti che Dio, anche oggi, invia per aprire i cuori ed esortarli alla conversione. Preghiamo:

2. Per i responsabili delle nazioni: continuino a fare ogni sforzo per debellare la lebbra, impegnandosi nel contempo a curare e a promuovere la dignità umana di chi ne è afflitto. Preghiamo:

3. Per coloro che il Signore ha chiamato alle varie forme della vita consacrata, di cui celebreremo la festa il prossimo 2 febbraio. Siano segno profetico del primato dell’amore che tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Preghiamo:

4. Per noi, qui radunati nell’oggi del Signore: la Parola di Dio che ascoltiamo ci riempia sempre di stupore, gioia, disponibilità a una carità che sa prendersi cura e condividere. Preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Padre buono e grande nell’amore, ascolta la nostra supplica, rimani con noi e custodisci il nostro cammino, soprattutto quando è chiamato ad attraversare situazioni difficili, faticose o ostili. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Preghiera mensile

Del Papa: Preghiamo per le religiose e le consacrate, ringraziandole per la loro missione e il loro coraggio, affinché continuino a trovare nuove risposte di fronte alle sfide del nostro tempo.

Per la famiglia: Perché in famiglia si respiri il senso di sacralità della vita come dono di Dio da amare, servire e difendere sempre.

Mariana: Perché nell’amore materno di Maria tutti vedano un segno dell’amore imperituro di Dio.

Preghiera ispirata al «Segreto di riuscita» del beato Giacomo Alberione

Gesù, apostolo del Padre, accetta il patto che ti presentiamo per le mani di Maria, Regina degli Apostoli, e di tutti i Santi. Noi dobbiamo corrispondere alla tua volontà, arrivare al grado di perfezione e gloria celeste cui ci hai destinati, vivendo santamente la tua chiamata nella contemplazione e nell’apostolato. Ma ci riconosciamo insufficienti in tutto: nello spirito, nella scienza, nell’apostolato, nella po\vertà. Tu invece sei la Via, la Verità e la Vita, la Risurrezione, il nostro unico Bene. Confidiamo in te che hai detto: «Qualunque cosa chiederete al Padre in nome mio, voi l’avrete». Ti chiediamo di moltiplicare i frutti delle nostre fatiche e ti promettiamo di cercare in ogni cosa solo la tua gloria e la pace degli uomini. Non dubitiamo di te, ma temiamo la nostra incostanza e debolezza. Perciò, o Maestro buono, per l’intercessione della nostra madre Maria, trattaci con la misericordia usata con i santi Apostoli e i nostri Fondatori; sicché, fedeli nell’imitarli in terra, possiamo essere loro compagni nella gloria in cielo. Amen.

Preghiera ispirata al «Segreto di riuscita» del beato Giacomo Alberione

31 gennaio - 6 febbraio 2022

31 L S. Giovanni Bosco (m, bianco). Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio! Gesù ci libera dal male facendoci uscire dalla tirannia di Satana per entrare nel Regno della grazia. S. Giminiano; S. Marcella. 2Sam 15,13-14.30; 16,5-13a; Sal 3; Mc 5,1-20.

1 M Signore, tendi l’orecchio, rispondimi. Un racconto lega una donna a una bambina, e mostra che Gesù guarisce e dona la vita. È giunta la salvezza! S. Severo; S. Raimondo; S. Brigida. 2Sam 18,9-10.14b.21a.24-25a.30-32;19,1-3; Sal 85; Mc 5,21-43.

2 M Presentazione del Signore (f, bianco). Vieni, Signore, nel tuo tempio santo. Due anziani, in attesa del Messia, lo riconoscono in Gesù e ne diventano i primi testimoni. S. Caterina de’ Ricci . Ml 3,1-4 opp. Eb 2,14-18; Sal 23; Lc 2,22-40. Oggi ricorre la 26 a Giornata della vita consacrata.

3 G Tu, o Signore, dòmini tutto! I discepoli inviati ad annunciare devono avere uno stile preciso: sobrietà, fiducia in Dio e fermezza. S. Biagio (mf); S. Ansgario (Oscar) (mf); Ss. Simeone e Anna. 1Re 2,1-4.10-12; Cant. 1Cr 29,10-12; Mc 6,7-13.

4 V Sia esaltato il Dio della mia salvezza. Il sacrificio del Battista, che muore per il capriccio di una donna abietta, diventa presagio della morte di Cristo. S. Nicola Studita; S. Gilberto; S. Eutichio. Sir 47,2-13 (NV); Sal 17; Mc 6,14-29.

5 S S. Agata (m, rosso). Insegnami, Signore, i tuoi decreti. L’unico vero ristoro nostro e dei discepoli è stare con Gesù, riposare in lui. S. Saba; B. Elisabetta Canori Mora. 1Re 3,4-13; Sal 118; Mc 6,30-34.

6 D V Domenica del T.O. / C. I sett. del Salterio. Ss. Paolo Miki e c.; S. Guarino. Is 6,1-2a.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».
E. Siviero

Salmo



PROPOSTA PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. -
Inizio: Tutta la terra canti a Dio (748); Cristo Gesù, Salvatore (633).
Salmo responsoriale: M° C. Recalcati; oppure: Spero nel Signore (137).
Processione offertoriale: Dov’è carità e amore (639).
Comunione: Pane vivo, spezzato per noi (699); Amatevi, fratelli (611).
Congedo: Quello che abbiamo udito (710).

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