9 luglio 2017

I piccoli, i poveri, gli umili sono coloro che Dio sceglie e predilige. A loro è svelato il mistero del Regno che Gesù annuncia. A quanti si ritengono “dotti” e “sapienti” Gesù rivolge l’invito alla conversione del cuore.

MITI E UMILI DI CUORE SULLE ORME DI CRISTO

Commento - Disegno: Stefano Pachì
MATTEO ci tramanda una preghiera di Gesù, nella quale loda il progetto del Padre. Si tratta di un progetto di “benevolenza”, che tocca la salvezza dell’umanità. Gesù è ben consapevole del peso del progetto “salvifico” che il Padre gli affida, ma lo accetta con un incondizionato: «Sì, Padre». Non c’è preghiera più breve e completa di questa. Il “sì” alla volontà di Dio suppone anche per noi l’accettazione di un “giogo”, che, tuttavia, non deve farci paura. Gesù ci assicura, infatti, che si tratta di «un giogo dolce e di un peso leggero» (Vangelo).
La possibilità di trovare un aiuto nel portare il nostro giogo, imparando da Gesù mite e umile di cuore, ci è indicata da san Paolo, che ci assicura che il peso della Legge, insopportabile a causa della nostra fragilità, è stato tolto da noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Cristo e lo Spirito, che abitano in noi, sono “insieme” all’opera, fino alla nostra risurrezione (II Lettura). Si compiono le parole del profeta Zaccaria, che invitava Gerusalemme a gioire per la venuta del suo salvatore, umile e pacifico (I Lettura).

Tarcisio Stramare, osj

PRIMA LA COSCIENZA, POI LE REGOLE

TRA le quattro parole che traducono il senso profondo dell’esortazione Amoris laetitia (accoglienza, accompagnamento, discernimento e integrazione) il discernimento è quello che merita uno sguardo più attento. Ricorrendo a questa scelta, il Papa intende concedere alle famiglie cristiane una patente di maturità nella fede.
Per il discernimento infatti, più che le regole, serve l’impegno personale. Perché il discernimento, che si adatta alla situazione concreta della persona, è più esigente delle regole. Ogni persona ha una “sua” situazione. Pensare di stabilire tante “regole” quante sono le situazioni vissute dalle persone nella loro vita di relazione vuol dire infilarsi in un ginepraio inestricabile, tanto rischioso quanto ingiusto.
E infatti nell’Amoris laetitia il Papa non l’ha fatto. Il discernimento personale è più rispettoso, ma anche più impegnativo. La “regola” è più comoda, il discernimento più severo. Dio non pretende da noi un bene in generale, ma quel bene che rappresenta ciò che è meglio per noi in quella determinata situazione, alla luce della nostra vita di relazione.
Quindi il “massimo bene possibile”, che si può realizzare solo con il discernimento. L’applicazione rigorosa della legge richiama invece il concetto del “minimo male realizzabile”, lo stesso atteggiamento farisaico del tipo: «Rispetto il sabato e sono tranquillo». Ma il Vangelo non dice così.

Luciano Moia, Direttore di “Noi, famiglia&vita” (Avvenire)

LUCIA TESTIMONE DELLA MADONNA DI FATIMA.

Suor Lucia. Epa photo afp pool/ gabriel bouys/gb/lk /ansa/def
Il 13 giugno 1917 la Madonna confida a Lucia Dos Santos (foto): «Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare». Nel 1941 “con il permesso del Cielo” lei rende noto ciò che era accaduto durante la terza apparizione il 13 luglio. Lei scrive la terza parte del segreto alla fine del 1943. A lei il 10 dicembre 1925 la bianca Signora manifesta il suo Cuore circondato di spine a causa delle bestemmie e ingratitudini degli uomini. Nel 1929 la Vergine le domanda la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. Negli interrogatori sarà Lucia a rispondere al clero e alle autorità civili.

Serigio Gaspari, Monfortano
Epa photo afp pool/ gabriel bouys/gb/lk /ansa/def

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, rivolgiamo la comune preghiera a Dio nostro Padre, perché ci renda veri discepoli e testimoni di Cristo, primizia dell’umanità nuova.

Diciamo insieme: O Dio, nostra speranza, ascoltaci.

1.
Perché la Chiesa, diffusa in tutto il mondo, sia sempre più comunità di fede, di preghiera e di carità fraterna, preghiamo:

2. Perché nella vita pubblica non manchino uomini e donne impegnati nel promuovere la pace nelle periferie del mondo, ed in particolare con l’attenzione ai minori, ai bambini abbandonati e abusati, preghiamo:

3. Perché ogni cristiano, grazie a questa liturgia eucaristica, riscopra la bellezza del Vangelo, vero centro di una comunità viva e non timorosa, preghiamo:

4. Perché questa assemblea liturgica accolga con animo fraterno e umile “i piccoli”, cioè coloro che sembrano non aver rilevanza nella nostra società, aiutandoli nella loro crescita umana e cristiana, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Ascolta, o Padre, la preghiera unanime che sale da ogni parte della terra, e raccogli i tuoi figli nell’unità del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

10 L Mio Dio, in te confido. «Alla morte non c’è riparo», dice un noto proverbio. Un padre, che ha fede nel potere salvifico di Gesù, non la pensa così e sfida la derisione dei presenti. La sua giovane figlia riottiene la vita. Sante Rufina e Seconda; Beati Emanuele Ruiz e compagni. Gen 28,10-22a; Sal 90,1-4.14-15; Mt 9,18-26.

11 M San Benedetto, abate, patrono d’Europa. Festa (bianco). Gustate e vedete com’è buono il Signore. In un mondo che andava in dissoluzione, san Benedetto con la sua Regola – in una sapiente alternanza di lode divina e lavoro umano – ha gettato le basi per la costruzione della nuova Europa. San Pio I; San Leonzio. Pr 2,1-9; Sal 33,2-11; Mt 19,27-29. San Benedetto abate protegga l’Europa e l’Italia in questa congiuntura del terremoto, che ha ferito le regioni centrali.

12 M Su di noi, Signore, sia il tuo amore. Prime prove di apostolato per i Dodici. Bisogna necessariamente partire dai più vicini, le «pecore perdute della casa d’Israele». Solo dopo gli orizzonti si dilateranno al mondo intero. Santi Nabore e Felice; San Giovanni Gualberto; San Leone I. Gen 41,55-57; 42,5-7a.17-24a; Sal 32,2-3.10-11.18-19; Mt 10,1-7.

13 G Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie. I requisiti per una missione efficace: gratuità, sobrietà, un cuore pacifico. Si può annunciare il regno di Dio solo con lo stile di Dio. Sant’Enrico (m.f.); Santa Clelia Barbieri; Sant’Esdra. Gen 44,18-21.23b-29; 45,1-5; Sal 104,16-21; Mt 10,7-15.

14 V La salvezza dei giusti viene dal Signore. Alla Chiesa le prove non mancheranno: Gesù è stato chiaro. Non ci sono risparmiate incomprensioni, persecuzioni, divisioni a causa del Vangelo. Ma se saremo pecorelle del gregge di Cristo, Agnello immolato, saremo vittoriosi sui lupi rapaci. San Camillo de Lellis (m.f.); Santa Toscana; Beata Angelina da Marsciano. Gen 46,1-7.28-30; Sal 36,3-4.18-19.27-28.39-40; Mt 10,16-23.

15 S San Bonaventura, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Voi che cercate Dio, fatevi coraggio. Non abbiate paura! Gesù nostro Maestro ci incoraggia e ci chiede soltanto di essere la sua presenza nel mondo. San Vladimiro di Kiev. Gen 49,29-33; 50,15-26a; Sal 104,1-4.6-7; Mt 10,24-33.

[16 D XV Domenica del T. O. / A (B.V. Maria del Monte Carmelo) Is 55,10-11; Sal 64,10-14; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23].

Agatino Gugliara, ssp

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Lodate Dio (669); Rallegratevi, fratelli (711).
Salmo responsoriale: Modulo: M° A. Porfiri; Ritornello: Terra tutta da’ lode a Dio (736).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (705).
Comunione: Grandi cose (655); Dammi, Padre, di cantare (13).
Congedo: Vergine del silenzio (595).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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