12 febbraio 2017

Il Signore lascia a ogni uomo la scelta tra il bene e il male, tra l’obbedienza alla sua parola e il suo rifiuto. Le letture di questa domenica ci invitano a privilegiare la scelta del bene.

GESÙ È VENUTO A PORTARE A COMPIMENTO LA LEGGE

Commento - Disegno: Stefano Pachì
C’È un nuovo modo di osservare i precetti della Legge. È stato inaugurato da Cristo con la sua Pasqua. L’uomo non segue più la Legge come fine a se stessa, ma la vive per essere veramente libero. La libertà è il bene più prezioso che Dio ha concesso all’umanità. Essa però esige un prezzo da pagare. Gesù non nasconde che occorre sacrificio per conquistarla. Però rivela un segreto per conquistarla in maniera più agevole: uscire da se stessi e andare verso il fratello.
Se sapremo riconoscere la presenza di Dio negli altri, la Legge non sarà più un fardello, ma una bussola per orientarsi nella vita. Se capiremo che la nostra salvezza è vincolata al bene che riusciamo a fare agli altri, allora avremo acquisito quella sapienza che nessuno potrà sottrarci. Infatti, il Signore ha voluto che la salvezza di ognuno passi anche per quella dell’altro. La prima lettura tratta dal Siracide afferma che l’osservanza dei comandamenti divini è vita per l’uomo. Anche san Paolo (II Lettura) nella prima Lettera ai Corinzi parla della sapienza umana che è lontana immensamente dalla sapienza divina che si rivela solo grazie allo Spirito.

Nicola Gori

«GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE»

Pellegrini in preghiera davanti alla Grotta di Lourdes.Foto PSP/Marcato
FU san Giovanni Paolo II a istituirla e a definirne gli obiettivi più significativi: «La celebrazione annuale della Giornata Mondiale del Malato – 11 febbraio – ha lo scopo manifesto di sensibilizzare il popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è malato, a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere in maniera particolare le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché di quanti vivono e operano accanto a chi soffre».

Quest’anno la XXV Giornata Mondiale del Malato sarà celebrata in forma straordinaria a Lourdes sul tema: Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente ...» (Luca 1,49). Con stupore guardiamo alla Grotta dalla dura roccia nella quale non entra mai il sole, e riconosciamo che là è sorta una corrente di grazia straordinaria fino a diventare luogo di consolazione e di speranza per molti malati.

Don Carmine Arice, ssc CEI, Direttore UNPS

11 FEBBRAIO – BEATA VERGINE DI LOURDES
Questa memoria si collega alla vita e all’esperienza spirituale di Maria Bernarda Soubirous (santa Bernardetta), conversa delle suore di Nevers, favorita dalle apparizioni della Vergine Maria (11 febbraio - 16 luglio 1858) alla grotta di Massabielle. Da allora Lourdes è diventata mèta di intenso pellegrinaggio. Il messaggio di Lourdes consiste nel richiamo alla conversione, alla preghiera e alla carità.

LODOVICO PAVONI

LODOVICO PAVONI - (11 settembre 1784 - Saiano, 1 aprile 1849). Nel 1821 istituì il Pio Istituto S. Barnaba noto come “Scuola Tipografica”, che ben presto divenne una vera casa editrice: Àncora. Nel 1847 fondò la Congregazione religiosa dei Figli di Maria Immacolata (Pavoniani) composta da sacerdoti e laici. Il fine del carismatico fondatore fu quello di educare cristianamente i ragazzi più poveri reinserendoli nella società attraverso un’attività professionale qualificata. Beatificato da san Giovanni Paolo 11 nel 2002 e canonizzato da Papa Francesco il 16 ottobre 2016. Informazioni: www.lodovicopavoni.it

Cristina Santacroce

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, rivolgiamoci con fiducia a Dio, perché ci aiuti ad osservare sempre i suoi comandamenti e a vivere nel suo amore.

Preghiamo insieme, dicendo: Insegnaci le tue vie, Signore.

1.
Padre santo, accompagna la tua Chiesa nelle vie della storia: risplenda come luce che rischiara le tenebre di coloro che vivono lontani da te, preghiamo:

2. Padre santo, dona agli educatori e ai genitori la sapienza dello Spirito Santo: che li aiuti ad accompagnare i più giovani verso la vita e la felicità, preghiamo:

3. Padre santo, benedici gli sforzi di coloro che sono responsabili del bene comune: siano segni di speranza per coloro che si trovano in difficoltà, preghiamo:

4. Padre santo, apri il nostro cuore alle esigenze del Vangelo: la partecipazione all’Eucaristia renda la nostra vita segno della carità di Cristo, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Dio, Padre giusto e misericordioso, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandamenti, ma ad attuarli come risposta al tuo infinito amore, che vuole la salvezza dei propri figli. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

13 L Offri a Dio come sacrificio la lode. La gente è sempre alla ricerca di un segno straordinario: Gesù afferma che l’unico e vero segno è Lui stesso, anche oggi nascosto nei segni liturgici. S. Martiniano; S. Benigno; B. Giordano di Sassonia. Gen 4,1-15.25; Sal 49,1.8.16-17.20-21; Mc 8,11-13.

14 M Ss. Cirillo monaco e Metodio vescovo, patroni d’Europa. Festa (bianco). Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Gesù manda i suoi discepoli a due a due, perché emerga sempre la comunione dei cristiani. Un testo adatto ai due patroni d’Europa, fratelli inviati in missione presso gli slavi. S. Valentino. At 13,46-49; Sal 116,1-2; Lc 10,1-9.

15 M A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. Il cieco recupera la vista gradualmente: non sempre i miracoli sono immediati. A volte richiedono la pazienza e la fiducia nel Signore che ci porta alla luce. Ss. Faustino e Giovita; S. Claudio La Colombière; S. Onesimo. Gen 8,6-13.20-22; Sal 115,12-15.18-19; Mc 8,22-26.

16 G Il Signore dal cielo ha guardato la terra. I discepoli sono interrogati da Gesù sulla fede in Lui. Lo riconoscono come Messia, ma dovranno imparare che Egli è il Figlio di Dio, il Salvatore. S. Giuliana; B. Giuseppe Allamano; B. Nicola Paglia. Gen 9,1-13; Sal 101,16-21.29.22-23; Mc 8,27-33.

17 V Beato il popolo scelto dal Signore. Seguire Gesù è rinnegare se stessi e rinunciare alla propria vita. Questa è la via della vera gioia: il paradosso della croce che esplode nella risurrezione. Ss. Sette Fondatori o.s.m. (m.f.); S. Flaviano; S. Silvino. Gen 11,1-9; Sal 32,10-15; Mc 8,34 – 9,1.

18 S O Dio, voglio benedire il tuo nome in eterno. La trasfigurazione mostra ai discepoli un anticipo della luce di Pasqua. Cristo non è destinato alla morte, ma alla luce della gloria di Dio. B. Giovanni da Fiesole (Beato Angelico); S. Elladio; S. Geltrude. Eb 11,1-7; Sal 144,2-5.10-11; Mc 9,2-13

[19 D VII Domenica del T.O. / A (S. Mansueto) Lv 19,1-2.17-18; Sal 102,1-4.8.10.12-13; 1 Cor 3,16-23; Mt 5,38-48].

Elide Siviero

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Cielo nuovo (47); Tutta la terra canti a Dio (310).
Salmo responsoriale: Modulo: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi, Leumann 2011); Ritornello: A te, Signore, innalzo l’anima mia (41).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (376).
Comunione: Amatevi, fratelli (255); Il cielo narra la tua gloria (282).
Congedo: Maria, madre della Chiesa (217).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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