05 Febbraio 2023

Il vero discepolo di Cristo, luce del mondo, non può che essere egli stesso portatore di luce, di speranza, di gioia, di pace. Siamo sale della terra e luce del mondo dando valore e amando tutto ciò che è caro al cuore di Dio. Oggi ricorre la 45a Giornata per la vita

Risplenda la vostra luce davanti agli uomini

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Qualche settimana fa (III domenica del Tempo Ordinario), il Vangelo ci presentava il tema della luce, identificandola in Cristo, la cui predicazione illumina le regioni dell’anima «immerse nelle tenebre» dell’errore (cf. Mt 4,12-16). Oggi, secondo la parola evangelica, sono i discepoli stessi a diventare «luce del mondo»! Come accade in un prisma di cristallo, in cui l’unica luce bianca del sole viene scomposta in varie tonalità di colori, così è del cristiano: attingendo all’unico splendore eterno di Dio, nella sua vita è chiamato ad esserne un riflesso secondo le capacità e i talenti che il Signore stesso ha posto in lui. Cosicché, in un cammino a ritroso, tutta la comunità della Chiesa possa ricomporre quel luminoso bianco che, anche secondo la filosofia, in maniera paradossale è il riassunto di tutti i colori. Vocazione altissima, impegno grande, ma al contempo estremamente entusiasmante, perché sappiamo che solo la luce e la forza della Parola di Dio possono dare autentico sapore alla vita... come il sale, attingendone giorno dopo giorno nella quantità sufficiente e indispensabile per camminare nei deserti della vita facendoli fiorire di bontà e santità.
don Tiberio Cantaboni

Nel deserto della prova la compagnia di Dio

Nella 31a Giornata del malato, che ricorre sabato 11 febbraio, memoria della B.V. Maria di Lourdes, diamo alla realtà fragile la centralità dei nostri pensieri. Nel mondo dell’ammalato ci sono tante dinamiche che, guardate dall’esterno, non si possono comprendere.

C’è la lotta del malato per la vita, un calendario fitto di prenotazioni, controlli e ricoveri, i suoi conflitti interiori che oscillano tra forza interiore e fragilità, nonché lo scoraggiamento, che potrebbe entrare senza bussare nei suoi giorni feriali, divenendo una tentazione all’abbandono. Chi affronta una malattia o porta nel cuore una sofferenza, ha bisogno dei suoi spazi e dei suoi tempi fatti anche di silenzi. Le parole condivise devono quindi essere autentiche e trasmesse nella verità, in caso contrario è meglio non dirle. L’inno alla carità di san Paolo (1Cor 13,1-13) indica la qualità delle virtù cristiane, da esercitare per amare in Cristo ed essere amabili.

Nel deserto della prova ogni parola altrui può essere di sostegno ed è per questo che la carità fraterna deve necessariamente esprimersi con responsabilità e tanta sensibilità. La prossimità a un ammalato richiede la prontezza del buon Samaritano ma anche, e soprattutto, la sensibilità di Gesù stesso e quella cura e attenzione alle persone che caratterizzano la sua santissima Madre. Chi soffre con fede è in compagnia di un Dio-Padre che non abbandona mai i suoi figli e sa di avere per Madre colei che Gesù ci ha donato ai piedi della Croce. In quel donare e accogliere reciproco in Dio, ci siamo anche noi con la nostra croce. Maria è anche nostra Madre e, come il discepolo che Gesù amava (Gv 19,26), siamo pronti ad accoglierla nella casa in cui abita la sofferenza. La preghiera personale, intensa e fervorosa nei giorni di deserto, dona la forza di vincere le paure per accogliere con fede la volontà di Dio.

Lucia Giallorenzo

Preghiera dei fedeli

C -Carissimi fratelli e sorelle, confidando nella potenza e nella provvidenza di Dio, eleviamo a lui la nostra umile e sincera preghiera.
Lettore - Preghiamo insieme dicendo:  Risplenda su di noi il tuo volto, Signore.

1. O Signore, la Chiesa, con coraggio e umiltà, proponga instancabilmente il valore assoluto della vita umana, da promuovere, difendere e sostenere in ogni momento. Ti preghiamo

2. O Signore, i legislatori, secondo il loro ruolo, non si lascino accecare dalle mode del tempo o dalle pressioni delle masse, ma promuovano leggi che tutelino in maniera indiscussa la vita. Ti preghiamo:

3. O Signore, i cristiani, con la loro testimonianza, manifestino sempre la luce di verità e misericordia che orienta l’umanità sulla via della vita autentica. Ti preghiamo:

4.O Signore, questa nostra comunità, in ogni sua attività, possa essere un riflesso della tua luce e sia nella società civile sale che dà sapore ad ogni nostra scelta e iniziativa. Ti preghiamo:onsacrarsi a Dio, con il sostegno delle loro famiglie e della comunità ecclesiale. Preghiamo:

C- Padre santo, che in Cristo hai donato agli uomini la luce del tuo amore e della tua verità, fa’ che possiamo manifestare lo splendore del Vangelo nelle situazioni concrete del nostro vivere quotidiano. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Preghiera mensile

Del Papa: Preghiamo perché le parrocchie, mettendo al centro la comunione, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi.

Per la famiglia: Perché nel cuore delle donne vi sia grande amore e cura per la vita; e perché questo amore sia a fondamento delle famiglie, coinvolgendo, con generosa dedizione, anche il mondo maschile.

Mariana: Perché la Madre degli uomini ci aiuti a far regnare la carità nelle nostre case e nelle nostre comunità.

Calendario liturgico: 6-12 Febbraio 2023

6 L Ss. Paolo Miki e c. (m, rosso). Gioisca il Signore per tutte le sue creature. Gesù si prende cura dei malati che lo cercano. È un incontro che guarisce e salva. S. Guarino; S. Alfonso M. Fusco. Gen 1,1-19; Sal 103; Mc 6,53-56

 7 M O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! In atteggiamenti che rientrano nelle formalità della fede può esserci un cuore lontano da Dio. S. Riccardo; S. Partenio; B. Pio IX. Gen 1,20–2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13.

8 M Benedici il Signore, anima mia! Il bene e il male scaturiscono dal cuore umano, che è capace di amare o chiudersi nell’egoismo. S. Girolamo Emiliani (mf); S. Giuseppina Bakhita (mf). Gen 2,4b-9.15-17; Sal 103; Mc 7,14-23.

9 G Beato chi teme il Signore. La donna siro-fenicia non si arrende e ottiene da Gesù la guarigione per sua figlia. S. Apollonia; S. Sabino; B. Anna C. Emmerick. Gen 2,18-25; Sal 127; Mc 7,24-30.

10 V S. Scolastica (m, bianco). Beato l’uomo a cui è tolta la colpa. Effatà è la parola di Gesù che guarire il sordomuto e che ripetiamo nel sacramento del Battesimo. S. Silvano; B. Luigi Stepinac. Gen 3,1-8; Sal 31; Mc 7,31-37

 11 S Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Gesù prova compassione per la folla e la sfama, pur nel deserto e con il poco a disposizione. B.V. Maria di Lourdes (mf); S. Sotére; S. Pasquale I. Gen 3,9-24; Sal 89; Mc 8,1-10. Oggi ricorre la 31a Giornata del malato.

12 D VI Domenica del T.O. / A. VI sett. del Tempo Ordinario / A - II sett. del Salterio. Ss. Martiri di Abitene. Sir 15,16-21 (NV); Sal 118; 1Cor 2,6-10; Mt 5,17-37.

Lucia Giallorenzo

Salmo

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PROPOSTE PER I CANTI: : da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
- Inizio: Chiesa di Dio (622); Luce divina (560).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° S. Militello; oppure: Beati i puri di cuore (134).
Processione offertoriale: O Dio dell’universo (308).
Comunione: Tu sei come roccia (745); Dio è mia luce (638).
Congedo: Andate per le strade (613).
Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

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