27 maggio 2018

Oggi celebriamo con tutta la Chiesa il mistero della Trinità, l’amore misericordioso che dona la vita e opera la salvezza. L’esistenza dei singoli cristiani è segnata dall’azione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: un mistero tanto grande, eppure così vicino a tutti noi.

«GLORIA AL PADRE, AL FIGLIO E ALLO SPIRITO SANTO»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
CHIEDENDOCI di fissare lo sguardo sul mistero della SS.ma Trinità, la liturgia ci invita a saggiare anche la qualità del nostro rapporto con un Dio che non è solitario e assoluto, nel significato originario di «sciolto dalle relazioni », ma che al contrario è relazione piena e compiuta nell’amore, poiché è Padre e Figlio e Spirito Santo. Tutti noi, in obbedienza all’incarico affidato da Gesù ai discepoli (Vangelo), siamo stati battezzati «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
In questo modo siamo stati introdotti in quella peculiare esperienza di fede che san Paolo annuncia ai Romani (II Lettura): nello Spirito Santo possiamo gridare a Dio invocandolo con il nome di «Abbà, Padre», poiché siamo stati resi figli di Dio nel Figlio Unigenito Gesù. La sorpresa di Mosè (I Lettura) si accresce: non solo possiamo ascoltare la voce di Dio e rimanere vivi, ma possiamo addirittura parlargli nell’intimità di un dialogo, come un figlio con il proprio papà. «Il Signore Dio – esclama Mosè – è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra». Egli è davvero – secondo la promessa di Gesù ai discepoli – il «Dio con noi», «tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Fr. Luca Fallica, Comunità SS. Trinità di Dumenza

GESÙ, «FIGLIO DELL’UOMO»

Catacombe di Priscilla, inizio del III secolo. Dipinto raffigurante Maria con il Bambino sulle ginocchia e un profeta accanto.
«FIGLIO dell’uomo» è il nome che Gesù ama riferire con più frequenza a se stesso. È un nome che va compreso nel duplice significato che lo caratterizza.
Il primo significato ci viene offerto dalle lingue semitiche, l’ebraico e l’aramaico, che sono anche le lingue della Bibbia. In queste lingue «figlio dell’uomo» indica semplicemente “uomo”: «Che cosa è il figlio dell’uomo [ = Che cosa è l’uomo], perché te ne curi?» (Sal 8,4), oppure viene usato al posto del pronome personale “io»: «Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» (Mt 8,20: sulle labbra di Gesù questa espressione significa: «Io non ho dove posare il capo»). È soprattutto il profeta Ezechiele a usare questo termine, che ricorre quasi in ogni sua pagina.
Nel secondo significato il titolo «Figlio dell’uomo» allude a un personaggio misterioso, al quale Dio ha dato ogni potere, come leggiamo in Dn 7,13-14: «Ecco venire uno simile a un figlio d’uomo: il suo potere è un potere eterno».
Nei Vangeli questo personaggio è Gesù: è lui il «Figlio dell’uomo» che, consegnato alla morte, riceve dal Padre il potere di perdonare i peccati («Il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati », Mt 9,6) e il potere di giudicare tutti gli uomini alla fine dei tempi («Il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni», Mt 16,27).

Don Primo Gironi,  ssp, biblista

RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA

Universale: Perché le reti sociali favoriscano la solidarietà e il rispetto dell’altro nella sua differenza.

Dei Vescovi: Perché gli insegnanti e i ricercatori possano operare in un ambiente idoneo a sviluppare i loro talenti di intelligenza e di cuore.

Mariana: Perché il Cuore Immacolato di Maria ottenga la conversione delle anime più lontane dal Signore.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, come figli adottivi di Dio, guidati dal suo Santo Spirito, innalziamo la nostra preghiera al Padre per mezzo di Cristo che intercede continuamente per noi.

Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

1. Perché non manchino mai nella Chiesa uomini e donne capaci di donarsi totalmente per annunciare il Vangelo ai più poveri e ai più dimenticati, preghiamo:

2. Perché l’amore umano, in tutte le sue espressioni, sia sempre un chiaro riflesso dell’amore gratuito di Dio, preghiamo:

3. Perché in ogni comunità cristiana tutti possano fare l’esperienza di essere accolti, compresi e amati, preghiamo:

4. Perché ciascuno di noi, fedele al proprio Battesimo, in ogni luogo e situazione si senta sempre chiamato a testimoniare la presenza del Signore, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Padre di infinita bontà, che per un insondabile mistero ci hai fatti in Cristo figli ed eredi della tua vita gloriosa, guidaci e sostienici con il tuo Santo Spirito verso il compimento delle tue promesse. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen

VIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

28 L Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. La sorte del seme che cade tra le spine – la seduzione della ricchezza, che soffoca la Parola – trova qui la sua conferma. Gesù rassicura i discepoli che Dio non farà mancare il suo aiuto. S Germano; S. Ubaldesca; S. Ludovico Pavoni. 1Pt 1,3-9; Sal 110,1-2.5-6.9-10; Mc 10,17-27.

29 M Il Signore ha rivelato la sua giustizia. A nome dei discepoli Pietro dichiara di essere in regola con le esigenze della sequela. Gesù afferma che non mancheranno le persecuzioni, ma che saranno ricompensati in questa vita e nella vita eterna. S. Massimino; S. Orsola (Giulia) Ledochowska. 1Pt 1,10-16; Sal 97,1-4; Mc 10,28-31.

30 M Celebra il Signore, Gerusalemme. Gesù cammina deciso verso Gerusalemme, ben consapevole che là verrà condannato, deriso, sputacchiato, flagellato, ucciso. E poi risorgerà. Benché sgomenti, i discepoli rimangono attaccati alla gloria, chiusi alla legge dell’amore che «il primo sarà schiavo di tutti». S. Giovanna d’Arco; S. Ferdinando III; S. Giuseppe Marello. 1Pt 1,18-25; Sal 147,12-15.19-20; Mc 10,32-45.

31 G  Visitazione della Beata vergine Maria. Festa (bianco). Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. Nell’incontro tra le due donne, Elisabetta esalta Maria per la sua fede aperta nella obbedienza all’adempimento delle parole del Signore; Maria attribuisce tutta la lode al Creatore, datore di ogni dono. S. Silvio di Tolosa; S. Petronilla. Sof 3,14-17 opp. Rm 12,9-16b; Cant Is 12,2-6; Lc 1,39-56.

1 V  S. Giustino, martire. Memoria (rosso). Vieni, Signore, a giudicare la terra. Nonostante la festosa accoglienza a Gerusalemme, Gesù non si illude sul rifiuto totale della sua missione e lo esprime con la purificazione del tempio, che gli attira l’ostilità dei sacerdoti. S. Annibale M. Di Francia. 1Pt 4,7-13; Sal 95,10-13; Mc 11,11-25. A San Rocco in Casoli, nel Comune di Camaiore, Diocesi di Lucca, si festeggia il Santissimo Nome di Gesù, nel ricordo della predicazione di San Bernardino da Siena (1410).

2 S Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Non è certamente vietato indagare sull’autorità di Gesù, anzi è necessario che i capi religiosi se ne rendano conto. Ss. Marcellino e Pietro (m.f.); S. Eugenio I; S. Erasmo. Gd 17,20-25; Sal 62,2-6; Mc 11,27-33.

[3 D  Corpo e Sangue di Cristo / B (Ss. Carlo Lwanga e c.) Es 24,3-8; Sal 115,12-13.15-18; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16. 22-26].

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Te lodiamo, Trinità (733); Padre, che hai fatto ogni cosa (698).
Salmo responsoriale: Ritornello: Popoli tutti, lodate il Signore (127-128); M° M. Chiarapini.
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (705).
Comunione: Oltre la memoria (693); Cantiamo te (619).
Congedo: Beata sei tu, Maria (574).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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