22 maggio 2016

Con la Chiesa oggi noi contermpliamo Dio nella sua realtà più profonda e più intima: Dio è Padre creatore, Dio è Figlio redentore e Dio è lo Spirito Santo amore. Le tre Divine Persone ci permettono di vivere nella fede, nella speranza e nell’amore.

MANDA IL TUO SPIRITO, SIGNORE, A RINNOVARE LA TERRA

La SS.ma Trinità

IL mistero della Trinità sconvolge il modo di pensare umano e religioso. Da quando si mise in dubbio la divinità del Figlio e dello Spirito Santo rispetto al Padre, la Chiesa si è impegnata a difendere, proclamare e adorare «la Trinità delle persone, l’unità della natura, l’uguaglianza nella maestà divina» (Prefazio). Questa dichiarazione è proclamata nella liturgia almeno dall’VIII secolo, ma fu elaborata ancor prima grazie ai concili dell’antichità. Molti uomini di Dio, lungo la storia, hanno approfondito il mistero per rendere ragione della nostra fede: noi oggi godiamo dei loro sforzi. Ci insegnano che l’unico modo di entrare in questo mistero della fede è partire da Cristo. È Gesù che rassicura i discepoli promettendo lo Spirito Santo che attinge direttamente tutta la verità dal Padre e dal Figlio (Vangelo). Possiamo amare come Gesù perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo (II Lettura). La Trinità fin dal principio volle rendere l’umanità partecipe delle delizie divine (I Lettura) e per l’eternità all’uomo è proposto di essere suo collaboratore.
P. Gianfranco Tinello, ofmcap

SANTISSIMA TRINITÀ

La Santissima Trinità
Altare della SS.ma Trinità, Arch. Gianbattista Krone, XVI secolo, Chiesa Santa Corona, Vicenza. MUSEI CIVICI DI VICENZA - CHIESA DI SANTA CORONA.

CONCLUSE con la Pentecoste le celebrazioni pasquali, nelle quali la comunità cristiana ha rivissuto il mistero della morte e risurrezione di Cristo, causa della redenzione e atto di nascita della Chiesa, e il dono dello Spirito Santo, che è il suo frutto, adesso sosta in adorazione fissando il suo sguardo pieno di stupore sul mistero indicibile di questo Dio che ha operato tali meraviglie.
La solennità della santissima Trinità, celebrata già dal secolo VI e diffusasi all’inizio del secondo millennio, traduce in canti e preghiere il Simbolo della fede formulato nei concili di Nicea (325) e di Costantinopoli (381).
Essa proclama che il Dio che a noi si è rivelato è uno, ma non è solo. È comunità d’amore: Padre, principio di tutte le cose, Figlio, rivelatore del Padre e artefice della redenzione del mondo, Spirito Santo, perfezionatore della sua opera e santificatore, uniti nello stesso amore e nello stesso progetto di salvezza.
Di questo Dio in Tre Persone l’uomo porta l’immagine, per questo realizza se stesso nella relazione di amore. Di lui è riflesso la famiglia che nell’amore reciproco, gratuito e fecondo realizza la sua vocazione e trova la sua felicità. Di lui soprattutto è icona e prolungamento la Chiesa, popolo radunato a partire dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, corpo di Cristo e tempio dello Spirito, chiamata a manifestare a tutti gli uomini la gloria della santa Trinità e a cantare in eterno la sua gloria.
Frate Pietro Sorci, ofm

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

Il sacramento della Confessione è chiamato: «SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE, perché dona al peccatore l’amore di Dio che riconcilia: “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20).
Colui che vive dell'amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all'invito del Signore: “Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello” (Mt 5,24)» (CCC 1424). Riconciliarsi si dice, in greco, diallattomai, e questo verbo reca in sé l’idea del “divenire altro” (in gr. Allos) da ciò che si era prima tramite l’assunzione di un atteggiamento spirituale diverso, il ripristino di un rapporto, previo cioè il rinnovamento della relazione tra Dio e l’uomo e della relazione tra uomo e uomo.
g.c.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, rivolgiamo la nostra unanime preghiera a Dio Padre, che sempre accompagna la Chiesa pellegrina nel mondo, rivelando il suo grande amore nel dono del Figlio unigenito e dello Spirito Santo.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci, o Signore.

1. Santissima Trinità, con la tua Sapienza eterna santifica il Papa e i vescovi, i sacerdoti e i diaconi, perché conducano il tuo popolo santo con fede retta, speranza certa e carità perfetta, preghiamo:

2. Padre creatore del mondo, che tutto mantieni in vita con il tuo amore, rendi l’uomo fedele collaboratore e custode della tua creazione, preghiamo:

3. Figlio redentore, che hai riconciliato tutto nel tuo sacrificio, rivèlati agli uomini che ti cercano con cuore sincero, preghiamo:

4. Spirito Santo, che hai riversato l’amore di Cristo nel cuore dei fedeli, fortifica la nostra comunità parrocchiale, perché possa essere segno di carità e di servizio, preghiamo:

5. Per noi qui presenti, perché la grazia del Battesimo, conferitoci nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, cresca e fruttifichi con una adesione sempre più convinta e operosa, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Accogli, o Padre, la supplica dei tuoi fedeli che per il Figlio e nello Spirito Santo si rivolgono a te. Tu, che sei il creatore dell’universo, donaci di partecipare ai frutti della redenzione. Per Cristo Nostro Signore.

A - Amen.

VIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO


23 L Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. L’osservanza della legge merita l’amore di Gesù, che, tuttavia, richiede di essere seguito. Purtroppo c‘è l’attaccamento ai beni del mondo. S. Desiderio; S. Giovanni Battista de Rossi. 1Pt 1,3-9; Sal 110,1-2.5-6.9-10; Mc 10,17-27.

24 M Il Signore ha rivelato la sua giustizia. A Pietro, che dichiara di aver lasciato tutto per seguirlo, Gesù risponde che, pur rimanendo le persecuzioni, ci sarà una grande ricompensa sia adesso sia nel futuro. B.V. Maria Ausiliatrice; S. Vincenzo di Lerino.1Pt 1,10-16; Sal 97,1-4; Mc 10,28-31.

25 M Celebra il Signore, Gerusalemme. Gli apostoli sono disposti ad accettare la persecuzione, ma non rinunciano al predominio. S. Beda (m.f.); S. Gregorio VII (m.f.); S. Maria de’ Pazzi. 1Pt 1,18-25; Sal 147,12-15.19-20; Mc 10,32-45.

26 G S. Filippo Neri, sacerdote. Memoria (bianco). Presentatevi al Signore con esultanza. Il cieco invoca Gesù per ottenere la vista. Gesù lo chiama, lo ascolta, lo guarisce e lo salva. S. Lamberto di Vence; B. Andrea Franchi. 1Pt 2,2-5.9-12; Sal 99,2-5; Mc 10,46-52.

27 V Vieni, Signore, a giudicare la terra. La cacciata dei venditori dal tempio e la maledizione del fico prefigurano il rovesciamento del rapporto religioso con Dio nella sua stessa casa, ormai superato. Unici rimedi sono la fede, la preghiera e il perdono. S. Agostino di Canterbury (m.f.); S. Restituto. 1Pt 4,7-13; Sal 95,10-13; Mc 11,11-25.

28 S Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Quante “indagini” su Gesù sono state fatte lungo i secoli dagli studiosi! Atto legittimo, ma nel quale la sincerità è d’obbligo. S. Germano; S. Ubaldesca; B. Maria B. Bagnesi. Gd 17,20-25; Sal 62,2-6; Mc 11,27-33.

[29 D Corpo e Sangue di Cristo / C (S. Massimino) Gen 14,18-20; Sal 109,1-4; 1Cor 11,23-26; Lc 9,11b-17].

Tarcisio Stramare, osj

Ricorda: Domenica 29 maggio: Giubileo dei Diaconi.


UNA SANTA MESSA

Una buona notizia ai lettori de “La Domenica”
UNA SANTA MESSA - In occasione della solennità del Corpo e Sangue di Cristo, la Direzione de “La Domenica” fa presente questa iniziativa: verrà celebrata, ogni mese una Santa Messa secondo le intenzioni dei lettori, perché dall’Eucaristia traggano sostegno spirituale per la loro vita. Con l’auspicio che questa iniziativa sia gradita a tutti, porgiamo cordiali saluti.
P. La Direzione, Nicola Baroni, Orlando Zambello, Guido Colombo

Salmo responsoriale e accompagnamento

salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Padre, che hai fatto (203); Te lodiamo, Trinità (205).
Salmo responsoriale: M° A. Parisi; Ritornello: O terra tutta (299).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (376).
Comunione: Tutta la terra canti a Dio (310); Tu sei la mia vita (383).
Congedo: Quello che abbiamo udito (301).

ACCOMPAGNAMENTO
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