Domenica 14 dicembre 2014

La Vergine Maria, che accolse il messaggio dell’angelo con fede e abbandono totale al Signore, è il modello della Chiesa che accoglie, celebra e vive i divini misteri, conformandosi in tutto e per tutto alla volontà del suo Signore. E questa nostra assemblea è una porzione di Chiesa.

«ECCO CONCEPIRAI UN FIGLIO, LO DARAI ALLA LUCE»

Giovanni, mandato da Dio, venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

«L’angelo Gabriele fu mandato da Dio a Nazaret, a una vergine, promessa sposa di Giuseppe. La vergine si chiamava Maria».


LA promessa del profeta Natan al re Davide (I Lettura) si compie nell’annuncio di Gabriele a Maria. C’è una continuità tra le due promesse, ma anche una novità. Dio compie la sua parola sorprendendoci. Davide, infatti, pensa a un suo erede, che sederà sul trono di Giuda. Alla vergine Maria l’angelo Gabriele rivela che il Messia atteso non sarà chiamato semplicemente figlio di Davide, ma Figlio di Dio. Il suo regno non avrà fine, perché non avrà i confini dei regni umani, ma attuerà la signoria di Dio su ogni realtà. Una signoria salvifica, che non solo libera da nemici storici – come promesso a Davide – ma dai veri nemici della nostra vita: il peccato, il male, la morte. Alla proposta dell’angelo Gabriele, Maria risponde: «Avvenga per me secondo la tua parola ». Preghiamo di poter celebrare il Natale, ormai imminente, con l’atteggiamento di Maria – l’obbedienza alla Parola – e con quello di Paolo (II Lettura), che scrive ai cristiani di Roma – la gratitudine di chi può esclamare «a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli».

Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità, Dumenza


“EBREI”, “ISRAELITI”, “GIUDEI”

Origine e presenza nella Bibbia

tombe dei Patriarchi - A Hebron (la biblica Mamre: Gen 23,19) sono custodite le tombe dei Patriarchi (Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe), venerate da ebrei, cristiani e musulmani. © JON ARNOLD/JAI/CORBIS

Le tombe dei Patriarchi - A Hebron (la biblica Mamre: Gen 23,19) sono custodite le tombe dei Patriarchi (Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe), venerate da ebrei, cristiani e musulmani. © JON ARNOLD/JAI/CORBIS

NELLA Bibbia, il popolo di cui viene narrata la storia viene indicato con diverse denominazioni: ebrei, israeliti, giudei. Ecco come vanno compresi.
“EBREO” è il nome che appare con molta frequenza nei primi cinque libri della Bibbia, dove indica un gruppo ben differenziato nell’insieme dei popoli semiti (da Sem, figlio di Noè). Abramo è chiamato “l’Ebreo” (Gen 14,13) e da questo termine ha origine l’ebraismo (da non confondere con il Giudaismo).
“ISRAELITA” deriva dal nome che viene dato a Giacobbe (Cfr Gen 32,29). In generale, con il nome “Israele” si intende tutto il popolo ebraico nella sua unità di fede, di tradizioni e di religione (la Bibbia usa l’espressione “i figli di Israele”). Ma quando il regno unitario di Davide venne diviso (Cfr 1Re 11,26-32; 12,1-33), si formarono due regni nella terra degli ebrei: il regno del Nord (con 10 tribù), chiamato anche regno di Israele o di Samaria (la capitale) e il regno del Sud o regno di Giuda (la tribù più grande delle due che lo componevano). È in questo periodo che con il termine “Israelita” si indicano gli abitanti del regno del Nord o di Israele, mentre il termine “Giudeo” designa gli appartenenti al regno del Sud o di Giuda. Come pure da qui ha origine la diversa denominazione di “re di Israele” e “re di Giuda”.
“GIUDEO” indica inoltre, a partire dal periodo del dopo esilio (538 a.C.), chi abita nella Giudea, divenuta provincia persiana. È da questo periodo che ha inizio il Giudaismo e prevale il termine “giudeo”, mentre l’uso dei termini “ebreo” e “israelita” tende a diminuire. Si può quindi dire che Abramo era ebreo ma non giudeo (che è denominazione posteriore). Di Gesù, invece, si può dire che era ebreo e giudeo (Cfr Gv 4,9). Come pure si può dire che la religione di Abramo era l’ebraismo, ma non il giudaismo. Quella di Gesù e degli ebrei di oggi si può invece chiamare sia ebraismo sia giudaismo.

Primo Gironi, biblista

IN PREGHIERA CON IL SALMO 88/89

O Dio, sorreggi la nostra casa comune. Sii tu la nostra roccia di salvezza, perché nei momenti difficili non veniamo meno. Come hai promesso ai nostri padri, conferma oggi il tuo disegno di amore. Fa’ sorgere dalla tua discendenza benedetta di Davide il Figlio amato, colui che realizza la nostra comunione eterna con te.

LA RUBRICA

Pregare con i salmi significa condividere idealmente il cammino della “storia della salvezza” facendo nostra la lode, il ringraziamento e la supplica di tutti i credenti. Nei salmi vibra la passione per Dio e il realismo dell’esistenza umana, dal grido del dolore al canto della gioia. Siamo chiamati a conoscere e valorizzare la ricchezza di questo “libro della preghiera”, consegnato a tutti i credenti nella Liturgia della Parola. La proposta di tematizzare il messaggio domenicale attraverso una sintesi formulata sul “salmo responsoriale”, aiuta a cogliere in forma unitaria importanti “chiavi di lettura” della Parola di Dio.

A cura di Giuseppe De Virgilio, biblista

22 dicembre - S. Francesca Saverio Cabrini

Nacque il 15.7.1850 a Sant’Angelo Lodigiano, ultima di tredici figli. Nel 1880 fondò l’Istituto delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù; nel 1887 si incontrò con il beato Scalabrini a Piacenza e nel 1889 Leone XIII la orientò decisamente per la missione tra gli italiani emigrati in America. Morì stremata a Chicago il 22.12.1917. Beatificata nel 1938 da Pio XI, fu canonizzata il 7.7.1946 da Pio XII, che nel 1950 la proclamò patrona degli emigranti.

Luigi Giovannini, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, di fronte alle quotidiane difficoltà della vita, non perdiamo la nostra fiducia in quel Dio che nell’incarnazione del suo Verbo ha manifestato la sua presenza nella storia del mondo e di ciascuno di noi.

Lettore - Preghiamo dicendo insieme:

A - Signore, vieni presto in nostro aiuto.

1. Perché i popoli sconvolti dalle guerre e dalle tante forme di violenza possano trovare un tempo di pace e di serena convivenza, preghiamo.

2. Perché la Chiesa si mantenga libera da ogni compromesso con i poteri di questo mondo e difenda sempre e con coraggio i più deboli, preghiamo.

3. Perché la prossima celebrazione del Natale di Gesù ricomponga le divisioni, guarisca le ferite dell’egoismo e della superbia e porti in ogni casa l’amore che supera tutte le difficoltà, preghiamo.

4. Perché ciascuno di noi, sull’esempio di Maria, accolga con fede la parola del Signore e la renda feconda per la vita presente e per quella futura, preghiamo.

Intenzioni della comunità locale.

C - Dio di misericordia, per l’azione del tuo Santo Spirito tu hai portato a compimento in Maria le antiche promesse. Anche per noi porta a compimento il tuo disegno di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

IV DOMENICA DI AVVENTO

22 L Feria di Avvento. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore. Il Magnificat è un inno alla potenza e santità di Dio, che si manifestano nella sua misericordia. Da una parte l’umiltà di Maria, e dall’altra l’onnipotenza di Dio. S. Francesca Saverio Cabrini. 1Sam 1,24-28; Cant.1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55.

23 M Feria di Avvento. Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza. Nella prodigiosa maternità di Elisabetta si manifesta l’onnipotenza di Dio, messa a servizio della sua “grande misericordia”. Mentre tutti si meravigliano, Zaccaria invece benedice Dio. S. Giovanni da Kety. Ml 3,1-4.23-24; Sal 24/25,4-5.8-10; Lc 1,57-66.

24 M Feria di Avvento. Canterò per sempre l’amore del Signore. Israele, popolo di Dio, è stato liberato dal Salvatore, vero discendente di Davide. Le promesse sono state onorate, grazie alla tenerezza e misericordia di Dio. S. Delfino; S. Irma. 2Sam7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88/89,2-5.27.29; Lc 1,67-79.

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: IVieni, Signore Gesù (64); Sole a levante (59).
Salmo responsoriale: Modulo: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi 2011);
Ritornello: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Colui che viene (48).
Comunione: Signore, vieni (58); Quanta luce sul mondo (53).
Congedo: Va’, Arca del Signore (224).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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