8 dicembre 2016

Celebriamo oggi la solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria. Maria fu immune, per dono di Dio, dal peccato originale, per essere totalmente disponibile al disegno di salvezza del Padre. Guardando Maria, lodiamo la Trinità Santissima!

OGGI CONTEMPLIAMO LA VERGINE TUTTASANTA

Immacolata Concezione
IL dogma dell’Immacolata Concezione fu promulgato da papa Pio IX nel 1854, ma già nel IX secolo si celebrava in Inghilterra e Normandia una festa della Concezione di Maria e il Concilio di Basilea (1439) sancì questo evento come verità di fede. Si afferma che Maria è nata senza colpa originale, concepita senza peccato: colei che doveva dare alla luce il Figlio di Dio fu preservata da ogni macchia di peccato per essere la degna dimora di Gesù. È lei la Tuttasanta che porta nel nostro cuore la grazia della salvezza.
La Sacrosanctum Concilium afferma: «In Maria la Chiesa ammira ed esalta il frutto più eccelso della redenzione e in lei contempla ciò che essa desidera e spera di essere» (SC 103). Le Letture odierne partono dalla promessa della salvezza nella Genesi, in cui si dichiara che al peccato dell’uomo risponde il perdono di Dio; passano per l’inno di Paolo, che associa ogni cristiano alla benedizione riservata alla Madre di Dio, la prima fra i benedetti; fino a giungere al vertice del Vangelo. Maria accoglie l’annuncio dell’angelo, concepisce il Figlio di Dio: in lei il perdono si fa carne e la redenzione si compie.

Elide Siviero

IL PRESEPIO E L’ALBERO. Incontriamo il Nato Bambino

Il presepio è il luogo della tenerezza divina.
ALL’EVENTO della nascita di Gesù si giunge attraverso una fase preparatoria ed organizzativa che vede all’opera grandi e bambini. Una tradizione del “fare” che ebbe origine nel 1223 a Greccio con san Francesco d’Assisi. Era una scena della Natività fatta di essenzialità e semplicità, riflesso del sentire e vivere del Poverello d’Assisi.
Nel tempo le rappresentazioni del presepio sono andate sempre più elaborandosi. Da anni l’arte e la creatività hanno dato luogo a molteplici interpretazioni e svariati modelli che pur ruotando attorno alla ricostruzione storica della nascita di Gesù, da essa si distaccano introducendo mestieri e figure del presente.
A san Gregorio Armeno, Napoli, ad esempio, la fantasia napoletana mette in scena statuine con personaggi dello spettacolo e Capi di Stato.
In tante parrocchie viene realizzato il presepe vivente con la partecipazione attiva dei fedeli. Un modo per coinvolgere famiglie intere avvicinando anche i giovani che non frequentano la chiesa.
Il presepe che potrebbe essere definito come il luogo della tenerezza divina, trova anche nelle abitazioni una collocazione centrale in virtù di una tradizione religiosa irrinunciabile. Alla ricostruzione storica della Natività spesso si affianca l’albero di Natale.
Ricordiamo che durante il pontificato di san Giovanni Paolo II nel 1982 fu allestito per la prima volta un grande albero di Natale in piazza San Pietro a Roma. Significative le parole di papa Francesco: «Anche oggi, Gesù continua a dissipare le tenebre dell’errore e del peccato, per recare all’umanità la luce della sfolgorante luce divina, di cui l’albero natalizio è segno e richiamo » (13 dicembre 2014).

Lucia Giallorenzo

ONORIAMO MARIA IMMACOLATA MADRE DI DIO

I vigili del fuoco mentre porgono la corona di fiori.
LA solennità dell’Immacolata Concezione viene oggi celebrata nella Chiesa Cattolica come espressione liturgica di quella verità definita in modo solenne dal Papa Pio IX l’8 dicembre del 1854 e così espressa: «La beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento» (Beato Pio IX, Ineffabilis Deus).
La convinzione che la Vergine Maria, poiché chiamata da Dio ad essere la Madre del Redentore, fosse stata preservata dal peccato originale, è stata radicata nell’anima del popolo cristiano fin dai tempi antichi. Ma questa verità ha dovuto attraversare varie tappe della storia per potersi poi stabilmente affermare come definita e universalmente creduta.
Limitandosi solo all’occidente, da quando la festa è attestata come celebrata l’8 dicembre, per la prima volta, nell’Inghilterra dell’XI secolo, essa ha suscitato non pochi dibattiti tra i più illustri protagonisti dello sviluppo del pensiero teologico attraverso il delinearsi di veri e propri fronti contrapposti tra favorevoli e contrari. Tra essi ricordiamo Bernardo di Chiaravalle (+1153), Tommaso d’Aquino (+1247) e Giovanni Duns Scoto (+1334).
Fu il papa Alessandro VII (proseguendo sulla scia tracciata da Giovanni XXII e Sisto IV) ad ufficializzare, nel 1661, la solennità dell’Immacolata dal punto di vista liturgico, favorendo quindi il definitivo pronunciamento dottrinale di Pio IX, giunto due secoli più tardi.

Don Guido Colombo, ssp

«Guardando te, Madre nostra Immacolata, riconosciamo la vittoria della divina Misericordia sul peccato e su tutte le sue conseguenze; e si riaccende in noi la speranza in una vita migliore, libera da schiavitù, rancori e paure».

Papa Francesco, 8.12. 2015

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, nella Vergine Madre preservata dal peccato originale Dio ci offre l’immagine dell’umanità nuova, che partecipa in pienezza alla vittoria di Cristo. Per intercessione di Maria Immacolata, innalziamo al Padre la nostra preghiera.

Preghiamo dicendo insieme:  Benedici e proteggi i tuo figli, Signore.

1. Perché la Chiesa di Cristo, a imitazione di Maria vergine e madre, come sposa santa e immacolata, vada incontro al Signore che viene, preghiamo:

2. Perché la potenza del Signore tolga dalla nostra vita il peso e la tristezza del peccato e ci faccia gustare la vera libertà dei figli di Dio, preghiamo:

3. Perché il popolo cristiano riconosca in Maria immacolata un segno di consolazione e di sicura speranza in mezzo alle prove della vita, preghiamo:

4. Perché l’Eucaristia che celebriamo sia per tutti noi lievito di purezza e di santità, che ci rinnova nel corpo e nello spirito, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C
- Dio di infinita misericordia, per mezzo di Maria hai portato a compimento le tue promesse; per sua intercessione rendici docili alla voce dello Spirito e partecipi della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Innalzate nei cieli (51); Ave Maria (209-212).
Salmo responsoriale: M° A. Parisi; Ritornello: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Parole di vita (375).
Comunione: Acqua di fonte cristallina (207); Beatitudini (227).
Congedo: Rallegrati, o Vergine maria (55).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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